Gian Luca Zurlini
Tutti i vertici delle partecipate comunali azzerati, con il «dimissionamento» dei presidenti e dei consigli di amministrazione, con l'eccezione, almeno per il momento, di Stt. La situazione della holding è stata infatti differenziata rispetto alle altre società del Comune e in questo caso, dopo un confronto avvenuto ieri un Municipio durato un paio d'ore fra il presidente Massimo Varazzani, il commissario Mario Ciclosi e il subcommissario Sergio Pomponio, si è comunque convenuta la necessità di un approfondimento della situazione e fissato un nuovo incontro già in calendario per il prossimo 28 dicembre.
La «scure» di Ciclosi
Per tutte le altre partecipate, invece, la «scure» del commissario Mario Ciclosi è calata implacabile sui presidenti e i consiglieri del Cda nominati a suo tempo dalla giunta Vignali. Ieri sono così arrivati i «dimissionamenti» del presidente di Ade Paola Colla e dei consiglieri Domenico Carnicella e Bruno Mazzoni, del presidente di It. city Stefano Rusca e del consigliere Giampiero Marinari, mentre il terzo componente era Stefania Benecchi, la dirigente di Stt che aveva lasciato l'incarico dopo il suo arresto. Via anche il presidente della Stu Pasubio Gian Arturo Leoni e i due consiglieri di nomina comunale Luciano Adorni (che aveva anche l'incarico di Ad) e Alberto Bertoli, e del presidente di Infomobility Pietro Somenzi, mentre per Parma Infrastrutture le dimissioni sono state quelle del consigliere delegato e direttore generale Cristiano Costanzo e del consigliere Stefano Tegoni, dopo che già da tempo se ne era andato il presidente Pietro Gandolfi..
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mario
23 Dicembre @ 09.40
si, bravo il ns commissario! Davvero bravo. Peccato che non abbia idea di quello che sta facendo, dei danni che il suo agire molto politico e poco commissariale lascerà alla città! Peccato che stia semplicemente buttando via il bambino con l’acqua sporca, facendo di ogni erba un fascio, accusando gente che da 40anni lavora sodo e seriamente, accomunandoci ad un gruppetti di ladruncoli. Peccato che, oltre a scelte condivisibili, stia facendo cose del tutto fuori da una gestione superpartes ed obiettiva. Peccato che stia dando giudizi di merito che se fosse intellettualmente onesto, visto che si trova in una macchina così complessa da un mesetto scarso, non dovrebbe neppure esternare coi suoi più stretti collaboratori, ed invece ne sbraita per i corridoi. Peccato: Parma ed il Comune aveva l’occasione di pulirsi un pò in casa dopo la sbornia Vignali, ed invece è arrivato un burocrate supponente ed arrogante che sta preparando il terreno di una campagna elettorale ancora più avvelenata di quello che si prospettava… Peccato! Ma almeno ci risparmi le sue filippiche morali, non ne abbiamo bisogno (e intanto che c’è risparmi anche sull’affitto del suo appartamento in centro)
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maria
23 Dicembre @ 08.50
Bene. Mi aspetto che il commissario Ciclosi verifichi la situazione Iren. Ricordo che anche Ubaldi si era espresso a favore della vendita delle azioni Enia. Come può un Comune avere azioni di una società privata e favorire allo stesso tempo la concorrenza con gare d'appalto. Abbiamo visto in questi anni che gare d'appalto non ne hanno fatte; tutti affidamenti diretti o per con affidamento all'offerta economicamente più vantaggiosa. In questo ultimo caso chi decide qual è l'offerta più vantaggiosa. Come può uno come Villani che fa parte dei vertici di Iren, società per azioni, decidere in regione senza avere il conflitto d'interesse. Meglio era come disse Ubaldi, vendere tutte le azioni e favorire la concorrenza. Sono ormai anni che Iren-Enia godono di un regime di monopolio. Basta vedere la gestione dei rifiuti; svolgono il servizio della raccolta differenziata ed al tempo stesso devono alimentare con rifiuti indifferenziati il loro forno inceneritore. E' un controsenso.
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The insider
23 Dicembre @ 00.33
ecco il nuovo slogan per il Commissario "Mario ti piace vincere facile?" perchè tutti tranne Varazzani? Perchè non si racconta la verità ovvero che sino ad adesso non ha azzerato nessuno ma ha invitato tutti i presidenti (tranne Varazzani) a dimettersi, ma giustamente tutti hanno rifiutato dicendogli chiaramente o tutti o nessuno? Mario, ho capito che sai di essere più intelligente ma noi saimo mica tutti rinco...eh?
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dada
22 Dicembre @ 16.59
Quanto dobbiamo aspettare per vedere seri controlli sui vertici IREN?
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Enisfera
22 Dicembre @ 15.36
si, strano davvero tutti tranne il Presidente che tante promesse ha fatto senza mantenerne una e tanti dirigenti e costi ha fatto sostenere a una società solo da liquidare. . .Gli amici di Tremonti fanno ancora tremare Commissario?
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