Parma
E' allarme truffe agli anziani I consigli per evitarle
25 Novembre 2008 - 12:22
Continua l'emergenza truffe agli anziani. Anche ieri tre donne sono state derubate.
Nel primo caso, un uomo si è presentato come tecnico Enìa che doveva "controllare la raccolta differenziata". Così l'anziana gli ha aperto la porta, e dopo qualche minuto è arrivato anche un finto vigile mostrando oggetti "rubati" alla signora. A questo punto, ingannando la donna, i due hanno rubato tutto quello che potevano, e la stessa cosa hanno fatto nell'appartamento di una vicina. La donna, infatti, sentendosi protetta, li ha accompagnati da una amica.
Una terza donna truffata è stata invece fermata davanti al cancello di casa da un uomo che sosteneva di dover effettuare lavori nel condominio e che aveva bisogno di contattare il suo socio che era in ritardo. Senza nemmeno pensarci, la donna ha fatto entrare in casa l'uomo lasciandolo al telefono. Solo poco dopo si è accorta di essere stata derubata.
I CONSIGLI DELLA POLIZIA PER EVITARE LE TRUFFE:
Come riconoscere i truffatori - I truffatori possono presentarsi da soli o, più frequentemente, in coppia. Si tratta quasi sempre di persone distinte, ben vestite, molto garbate e cortesi nei modi di parlare e di agire, che parlano spesso con un linguaggio molto forbito, con lo scopo di confondere la vittima. La maggior parte delle volte, nella realtà locale parmigiana, si presentano sempre come forze dell’ordine, anche fornendo un tesserino, dicendo che devono effettuare sopralluoghi di furti, oppure come impiegati di enti, che entrano con vari pretesti: riscossione di cartelle esattoriali e di bollette, controlli ai contatori o ad altri impianti, richieste di rimborsi, controlli della pensione sociale, controlli di banconote, raccolte di fondi, vendita di prodotti.
Come reagire - Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità o di altri enti, anche laddove abbiano il tesserino: in linea generale nessun ufficio o ente pubblico invia dipendenti a domicilio; in ogni caso i veri funzionari preannunciano le loro visite tramite telefonate e/o lettere e nessun dipendente di tali Enti può riscuotere o rimborsare al domicilio dei clienti importi per qualsiasi motivo. In ogni caso è buona norma accertarsi mediante una semplice telefonata all’ente di cui il soggetto si dichiara dipendente o, ancora meglio, avvertire il 113, in quanto tale telefonata metterà di certo in fuga l’eventuale malintenzionato.
Per i parenti - Cercate di essere quanto più possibile presenti, anche se non abitate con loro, facendovi sentire spesso e ricordando loro quanto sia importante essere diffidenti verso gli estranei. Se nel palazzo abitano anziani soli, anche i vicini di casa hanno un ruolo importante se riescono a scambiare ogni tanto con loro quattro chiacchiere per farli sentire meno soli: in particolare, raccomandando loro, laddove alla loro porta bussassero sconosciuti, di chiamare i vicini stessi o il 113.
Le truffe sulla strada - Oltre alle truffe in abitazione, si registrano episodi anche di truffe sulla strada; in tal caso è importante ricordare che è del tutto sconsigliato fermarsi per dare ascolto a chi offre facili guadagni o a chi chiede di poter controllare soldi o libretto della pensione, anche se si tratta di persona distinta e dai modi affabili. In caso di operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, farsi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Quando si utilizza il bancomat usare prudenza, stando attenti a non essere monitorati: in questa ipotesi, si consiglia di entrare nella banca o nell’ufficio postale e avvisare gli impiegati o le persone preposte alla vigilanza. Ricordarsi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale insegue per strada, e tantomeno presso il domicilio, per rilevare un eventuale errore di conteggio nel denaro consegnato o per sostituire banconote “false o difettate”. Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermarsi con sconosciuti. Se si percepisce una pensione è meglio farsela accreditare sul conto corrente. Si raccomanda inoltre, agli impiegati di banche e poste, di allertarsi allorquando si presenti allo sportello un anziano per far richiesta di un’ingente somma di denaro contante, parlando un attimo con lui per cercare di capire se sia pienamente cosciente di ciò che sta facendo o sia stato raggirato.
Per qualunque problema per chiarirvi ogni dubbio, non esitate a chiamare il 113.
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Mary
25 Novembre @ 17.11
Putroppo questa è una piaga veramente allarmante, più si va avanti più queste truffe si intensificano, certo chi ha delle persone anziane a casa da sole non vive tranquillo; certamente ci sono tanti consigli da dare, però dobbiamo anche renderci conto che le persone anziane hanno vissuto in un'epoca molto diversa a questa, dove bastava una stretta di mano e si concludevano gli affari, quindi ora si trovano spiazzati e purtroppo nelle mani di persone senza alcun scrupolo.
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