Con gli occhi ha scritto due libri. Per raccontare come si vive con una malattia come la Sla, che impedisce di muoversi, di parlare, e di compiere anche i gesti più comuni. Solo gli occhi, solo lo sguardo resta per comunicare, per «parlare» con gli altri: quegli stessi occhi che Claudio Schianchi ha usato per scrivere i suoi due libri, utilizzando uno speciale pc in grado di elaborare una scrittura ottica. Nel 2004 Claudio ha scritto «Signore, dov'eri», pubblicato a cura del Lions Club di Correggio: un libro diario pieno di grande forza d'animo. Come si capiva leggendo le sue parole: «Sono un tipo che non molla mai, anche quando la partita sembra ormai persa, lotto fino a quando l'arbitro, con il triplice fischio, ne determina la fine. Sei tu, Signore, il direttore di gara di questa mia competizione per la vita». Quindi nel 2006 Claudio ha scritto «Perché proprio io, è destino o castigo»: anche questo intriso di disperazione e speranza.
Inviaci il tuo commento
Condividi le tue opinioni su Gazzetta di Parma