San Polo, ieri mattina, si è svegliata in un'atmosfera surreale: pesa come un macigno, su quelli che vivono qua da sempre, il ricordo dell’incidente di martedì sera, all’incrocio tra l’Asolana e via I Maggio, in cui ha perso la vita Marisa Soldati, 59 anni, residente a San Polo da sempre. Marisa era molto conosciuta anche perchè era la cuoca del bartrattoria «Il Barile».
Le persone si incontrano, raccontano aneddoti per ricordarla e gli occhi si fanno lucidi. Tutti camminano a testa bassa, in segno di rispetto, quando passano accanto ai segni ancora ben visibili sull'asfalto dell'incrocio.
Ieri mattina, in tanti sono passati a portare le condoglianze alla famiglia, ora tutta riunita in via Don Minzoni, nella casa dei cognati, mentre la domanda più frequente che in tanti si pongono è «perchè un dramma del genere? ».
Solo le telecamere del sistema di sorveglianza del Comune, le cui riprese sono già state acquisite dalle autorità giudiziarie, sveleranno la dinamica e daranno una risposta.
Nessuno è infatti riuscito a spiegare esattamente cosa è successo nei pochi secondi che hanno preceduto lo scontro tra lo scooter condotto da Marisa Soldati e la Ford «Fusion» guidata da un uomo di mezza età, abituale frequentatore del bar dove la vittima lavorava, descritto da tutti come «una persona tranquilla e perbene». A causa dello choc subito, l'uomo è stato trasportato all’ospedale Maggiore per rimanere in osservazione.
Altre informazioni nell'articolo di Chiara De Carli sulla Gazzetta di Parma oggi in edicola
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