di Bruno Colombi
La tecnica è sempre quella: una persona viene avvicinata da uno sconosciuto che, con modi garbati e convincenti, informa l’ignara vittima che un suo familiare si trova in una situazione di difficoltà ed ha bisogno di una certa somma di denaro per uscirne. Se il messaggio viene recepito molto facilmente, la truffa - o meglio sarebbe dire il furto - è fatta ed al malcapitato non resta che rivolgersi ai carabinieri per informarli del danno subìto, anche se ormai è troppo tardi. A Soragna, in pochi giorni, l’episodio si è ripetuto due volte ed ha avuto come vittime due pensionati dello stesso paese. La prima truffa si è verificata nei pressi dell’abitazione di un pensionato residente nel centro storico. «Suo figlio, che lavora nella mia stessa azienda, mi ha mandato per riscuotere una certa somma di denaro di cui ha estrema necessità. Se vuole, le passo il telefonino con cui suo figlio potrà confermarle la mia richiesta»: questo il testo del primo approccio con la vittima che, infarcita di tante altre parole dall’apparenza veritiera, è cascato inconsciamente nella rete e si è fatto accompagnare nella banca dove teneva i suoi risparmi. Riscosse le migliaia di euro richiesti, il malvivente e il suo complice telefonico hanno fatto ben presto sparire le loro tracce ed al pensionato - che solo più tardi si è accorto di essere stato truffato - non è rimasto che recarsi nella caserma di via Fratelli Cervi e fare denuncia di quanto accaduto.
Lo stesso «colpo» con destrezza è stato compiuto alcuni giorni dopo ai danni di una signora di Soragna, pure in età da pensione, che con le medesime scuse di aiutare un familiare, si è fatta accompagnare nell’ufficio postale di via Don Minzoni ed ha ritirato il denaro richiesto. Anche questa volta il risultato è stato assai amaro e una visita nell’ufficio dei carabinieri è stata purtroppo d’obbligo. I militari della locale stazione hanno subito avviato indagini sui due episodi - che sembrano avere diverse analogie in comune - ma finora senza alcun positivo risultato. Nel contempo gli stessi carabinieri hanno colto l’occasione per rivolgere un appello a tutta la cittadinanza affinchè non si prestino a queste richieste truffaldine ed avvertano per tempo la caserma (telefono 0524.597023) prima di consegnare il denaro a delle persone sconosciute.
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