È stata confermata in Cassazione la condanna a tre anni e mezzo di reclusione per un fotografo reggiano di 63 anni, che nell’estate 2007 è stato accusato di violenza sessuale da una studentessa sudamericana di 22 anni.
La Cassazione ha respinto il ricorso dell'uomo (che si è sempre dichiarato innocente). In questo modo diventa definitiva la sentenza dei giudici di appello, che il 14 novembre scorso lo riconobbero colpevole di aver violentato la ragazza.
La giovane aveva detto di essere stata avvicinata dal fotografo in un locale, in maggio, quindi - dopo alcuni incontri casuali - ha detto di essere stata convinta ad andare nel suo studio vicino a Viano per un servizio fotografico. Il «talent-scout», stando alla denuncia, offrì un limoncello alla ragazza, che subito dopo si sentì “stordita”. L’accusa ha ritenuto che nel bicchiere fosse stato sciolto un sedativo con cui poter compiere la violenza. La giovane sarebbe rimasta senza forze per qualche ora sul divano prima di essere riaccompagnata a casa dallo stesso fotografo. Il mattino successivo, dopo aver raccontato tutto alla madre, la 22enne sporse denuncia.
I carabinieri di Scandiano, dopo la conferma della condanna, hanno eseguito il provvedimento restrittivo. Considerando il periodo di detenzione già trascorso, il fotografo uscirà dal carcere il 29 dicembre 2010.
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giuliana
25 Giugno @ 21.43
La pena non è mai abbastanza adeguata e proporzionata alla violenza perpetrata; anche in questo caso è ridicola.
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