Provincia-Emilia
Berceto - L'ex presidente della Camera spiega il suo «sì» alla proposta del sindaco
28 Agosto 2009 - 08:00
Matteo Scipioni
Irene Pivetti, nuovo assessore alla Piena occupazione e alla Formazione professionale di Berceto, è già al lavoro. «Con entusiasmo e idee, tante idee: mi ha colpito», aggiunge il sindaco Luigi Lucchi, autore di un vero e proprio colpo a sorpresa: avere («a costo zero», precisa il primo cittadino) nella propria squadra l'ex presidente della Camera. Quindi, «conoscenze e frequentazioni tra Roma e Bruxelles, competenza e conoscenze delle leggi» al servizio di Berceto. Non c'è male, anzi, «in più, un nome e un volto come quello della Pivetti ti danno una grande visibilità», ammette senza retorica Lucchi.
L'enfant prodige della politica italiana, terza carica dello Stato a soli 31 anni, sorride emozionata quando la chiamiamo assessore e risponde brevemente: «E' vero, è così, e non è un'operazione di facciata, anzi». Il ritorno alla vita amministrativa dopo anni di giornalismo e televisione, proprio a Berceto: «Una logica conseguenza di un rapporto di collaborazione con la fondazione di cui sono presidente («Learn to be free», si occupa proprio di cercare opportunità di lavoro e sviluppo turistico in zone disagiate) e MusicArtzBerceto (La Pivetti ha ringraziato le sorelle Marzia e Daniela Agnetti, ideatrici dell'associazione). Certo, se avessi previsto la richiesta di diventare assessore, ci avrei pensato e mi sarei fatta dei problemi. Ma Lucchi mi ha, per così dire, spiazzata: “Qui c'è la possibilità per fare altro, per altre collaborazioni, resta tra noi, lavora con noi, mi manca ancora un assessore”. Ho accettato - sorride ancora, un'emozione sorprendente per chi ha diretto Montecitorio e, come spiega Lucchi “potrà ricevere le persone nello studio in sala giunta che condividerà con gli altri assessori”: qui ci sono eccellenze e potenzialità, lavorative e turistiche. Berceto è un posto molto bello, conto molto nell'aiuto della giunta e, soprattutto, dei cittadini: li ho incontrati, i bercetesi mi sono sembrate persone attive e pronte a collaborare».
E Lucchi sottolinea questo feeling nato subito tra la Pivetti e la gente della zona: «Si è fermata a parlare e ad ascoltare i bercetesi con entusiasmo, fino all'ultima persona. L'ho anche vista emozionata e contenta di accettare il nuovo incarico. Mi ha già chiamato due volte, e anche se ha piena libertà di manovra, rispetta il gioco di squadra. Una persona che se ti dà una stretta di mano, senti che vale qualcosa. Ha già un paio di progetti, oltre al “Festival del cinema delle identità” (evento che dovrebbe ripetersi almeno una volta all’anno con l’obiettivo di creare sviluppo nel settore cinematografico, con l’apertura, per esempio, di una sartoria teatrale o di un magazzino di attrezzature scenografiche)». Insomma, un inizio promosso a pieni voti dal sindaco che, però, in sintonia con la Pivetti precisa: «Una scelta al di fuori dello schieramento politico. E' una collaborazione che ha tante potenzialità: lavoriamo per Berceto e gli schieramenti non c'entrano». «Idee e progetti apartitici, evidenziati fin dalla campagna elettorale, che mi sono piaciuti: più responsabilità che colori politici», fa eco la neo assessore.
Il suo compito, in sintesi, sarà di pensare, cercare e ottenere finanziamenti per progetti in ambito occupazionale e turistico, «muoversi nelle stanze e negli ambienti che conosce bene», ma anche curare le pubbliche relazioni per Berceto. «Sarò a Berceto tra un mese, a fine settembre, per un altro sopralluogo e per parlare dal vivo con Lucchi». E' subito al lavoro: «Posso approfittarne? - Chiede timidamente- Nella mia fondazione siamo in pochi, cerchiamo come il pane dei consulenti per le imprese, sono per noi una risorsa fondamentale, per chi volesse, ci chiami...».
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