Un dramma che ancora oggi, a distanza di 65 anni, è più che mai vivo nella memoria dei famigliari e scolpito nella memoria dei varanesi. Così il vicepresidente della Provincia, Pierluigi Ferrari, ha ricordato i 17 martiri del Dordia alla presenza di autorità, associazioni partigiane, combattentistiche, di volontariato, studenti, insegnanti, cittadini, e parenti dei 17 partigiani fucilati la mattina del 10 gennaio 1945 sulle sponde del Dordia.
Prima dei discorsi del sindaco Luigi Bassi, di Pierluigi Ferrari, del comandante partigiano della 31ª Brigata Garibaldi «Copelli» Luigi Rastelli (Annibale), e di Mario Gherardi autore del filmato e curatore del libro sulla tragedia del Dordia, sono state deposte corone al monumento nel cimitero di Varano, al monumento dei Caduti al Ponte Dordia e alla lapide in piazzale Michelangelo dedicata a Renato Mordacci (Firpo) e Ferdinando Ferrari (Marinaio).
Presenti alla commemorazione anche i sindaci di Pellegrino e Varsi, e rappresentanti dei comuni di Solignano e Bardi.
Gli alunni della 3ª media di Varano hanno proposto canti, poesie e svolto riflessioni sulla giornata.
Sono state anche proiettate immagini e testimonianze di fatti relativi all’eccidio tratti dal libro realizzato dall’Associazione Pro Loco di Varano Melegari «Ho lasciato la mamma mia.....». Nel pomeriggio, camminata sul luogo dell’eccidio guidata da Mario Gherardi, con la partecipazione del sindaco e del parroco don Evio Busani.
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giulio rovacchi
30 Dicembre @ 11.39
sono il nipote di giulio rovacchi nato pochi mesi dopo leccidio vorrei sapere se ci sono delle commerazioni anche questanno saluti
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