Saranno tempi duri per gli insolventi felinesi. Il comune di Felino, a fronte dell’ammanco di cassa dovuto al mancato pagamento dei servizi scolastici comunali, adotterà la politica della tolleranza zero verso gli evasori, ed annuncia che si procederà con il recupero coattivo dei crediti ed in extrema ratio, con la sospensione del servizio.
La notizia di un ammanco di circa 25.000 euro dovuto al mancato pagamento di rette dell’asilo nido, della mensa di nido, materna ed elementari e del servizio di trasporto per materna elementari e medie era stata data dall’assessore alla pubblica istruzione Fabrizio Leccabue durante una riunione del comitato di gestione intercomunale del nido «la rondine» di Felino, sconcertando molti genitori presenti, irritati dalla mancanza di senso civico degli insolventi.
L’annuncio del massimo rigore da applicare nel risolvere la questione è stato confermato dal sindaco Barbara Lori. «Stiamo procedendo da tempo nelle verifiche, in molti casi in quella cifra erano comprese rette pagate in ritardo e qualche disguido, ma c'è anche una situazione molto spiacevole, legata alla difficoltà emersa in alcuni casi nel recuperare i crediti dovuti al comune. C'è grande rammarico nel constatare - ha aggiunto - che nonostante le sollecitazioni fatte, anche formali, alcune persone, anche non in difficoltà economiche particolari, risultino insolventi».
Il rammarico del Comune è dovuto soprattutto al fatto della totale incomunicabilità con alcune di queste persone. «C'è un atteggiamento incomprensibile - ha aggiunto il sindaco - con persone che si sono rese praticamente irreperibili, non rispondendo nemmeno alle richieste di segnalazione di una difficoltà economica, che avrebbe previsto un ragionamento sulle rette dovute, una rateizzazione. Noi vorremmo un rapporto tra il comune ed il cittadino, soprattutto nei servizi riguardo a questi settori, più trasparente e corretto, anche per trovare insieme delle soluzioni». «Nell’elenco - ha aggiunto il primo cittadino di Felino - ci sono anche persone rispettabilissime, che nessuno immagina possano avere difficoltà economiche: sono stati sollecitati a contattarci ma non l’hanno mai fatto».
Il sindaco ha sottolineato quanto la situazione sia imbarazzante, soprattutto soprattutto per quel che riguarda i bambini: «Abbiamo sempre agito per tutelare in primis i bimbi - ha commentato Barbara Lori - ma il regolamento scolastico prevede che in caso di morosità venga sospeso il servizio, in sintesi dovremmo togliere il servizio mensa ad alcuni bimbi che vanno alla materna ed è una situazione di grave imbarazzo perché non vogliamo far pagare ai figli le colpe dei genitori. Per questo stiamo valutando la riscossione coattiva e non escludo di rendere pubblici nomi e cognomi. Stiamo effettuando verifiche ed un controllo capillare e sistematico, in molte situazione recupereremo senza problemi, in altre dovremo essere molto rigidi».
«Oltre all’aggravio di lavoro per gli uffici comunali - ha concluso il sindaco - questa questione ha generato un grande disappunto per l’ipotesi di dover far ricadere sui bimbi le responsabilit dei genitori».
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