La maggioranza in Consiglio comunale a Gattatico lancia l'allarme sicurezza e non usa mezzi termini per quantificarlo: i reati in zona sono triplicati, da quando è stato aperto il casello autostradale Terre di Canossa-Campegine.
Le forze del centrosinistra, al governo a Gattatico, dicono che faranno appello al prefetto di Reggio, affinché faccia richieste al ministero dell'Interno. Le forze dell'ordine hanno organici scarsi, rispetto alle esigenze, e il progetto di videosorveglianza previsto per la Val d'Enza reggiana non può risolvere i problemi.
Se n'è discusso nelle ultime due riunioni del Consiglio comunale di Gattatico. Il gruppo «Centronistra per Gattatico» ha denunciato il problema. E il sindaco Gianni Maiola ha spiegato che l'aumento dei reati (furti e danneggiamenti in abitazioni e aziende) si nota soprattutto a Taneto, Gattatico e Campegine. È evidente, ha spiegato, che la presenza di un casello autostradale facilita la fuga dei malviventi verso Parma o verso Reggio. I consiglieri di maggioranza, nella mozione, chiedono più presidio del territorio, a partire dal casello di Campegine. Chiedono che la Polizia stradale abbia più pattuglie in servizio notturno sull'A1 e denunciano che anche i carabinieri - di notte - devono controllare l'area di cinque comuni con pochi uomini a disposizione. La Polizia municipale cerca di sopperire alle mancanze d'organico, ma in pratica - denunciano in Comune - servirebbe molto più controllo.
Lo conferma il comandante della Polizia municipale della Val d'Enza Franco Drigani, che - come spiega l'edizione locale del Resto del Carlino - è intervenuto in Consiglio. Drigani ha spiegato i (numerosi) compiti che la legge assegna ai suoi agenti: rilevare incidenti stradali, sorveglianza sul rispetto del Codice della strada, attività di polizia giudiziaria, controlli sul rispetto delle norme in ambito edilizio, ambientale e del commercio. Anche gli agenti di Polizia municipale segnalano reati alla Procura (169 nel 2009: un numero in aumento) ma Drigani ha spiegato che il Comando della Val d'Enza è sotto organico. Gli agenti sono 35 ma ne servirebbero almeno 51 (per un territorio che comprende Gattatico, Campegine, Sant'Ilario d'Enza, Montecchio, Cavriago, San Polo d'Enza e Bibbiano). È in corso il montaggio di 125 telecamere nei paesi della Val d'Enza.
Ma contro la criminalità le istituzioni chiedono più attenzione da parte di chi governa.
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Geronimo
14 Aprile @ 12.00
Si anna perchè sono i comuni che decidono o meno l'aumento del numero delle forze dell'ordine.... Se fosse davvero così pensi che i comuni governati dai sindaci leghisti (sia chiaro è un esempio solo per parlare di chi fa della sicurezza la propria bandiera) siano totalmente sicuri? è a livello statate che si decidono queste cose non a livello locale
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anna
14 Aprile @ 06.47
Il gent.mo Maresciallo Zeoli,comandante della Caserma dei Carabinieri di Sant'Ilario d'Enza è da più di 1anno che chiede di aumentare il numero degli stessi nell'ambito della propria giurisdizione per poter meglio tutelare la cittadinanza,visto l'accrescimento dell'immigrazione ma l'Amministrazione Comunale di sinistra a sempre risposto picche,in quanto a suo dire,la zona è assolutamente tranquilla e non esiste nessun problema in merito e le priorità sono ben altre;se poi i carabinieri della sopracitata caserma sono costretti ai tripli turni per cercare di sopperire alle altrui mancanze,non sn problemi loro!
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