Provincia-Emilia
Otto milioni di euro per rilanciare le terre alte

14 Maggio 2010 - 21:53
Ilaria Moretti
Gli interventi previsti sono tanti ma l’obiettivo unico: salvaguardare le Terre alte. Terre alte che beneficeranno dei due accordi firmati ieri in Provincia dal presidente Vincenzo Bernazzoli e da Giordano Bricoli e Luigi Bassi, al timone, rispettivamente della Comunità montane Est e Ovest.
Dall’ambiente al turismo, fino alla viabilità e alla banda larga: questi i filoni su cui le Comunità intendono scommettere per dare un futuro alla montagna. Che tradotto in soldoni significa investimenti complessivi per oltre 8 milioni di euro soltanto nel 2010, cofinanziati da enti pubblici e soggetti privati. Siglati per sfruttare appieno le potenzialità del Programma triennale per lo sviluppo della montagna messo in campo dalla Regione (in ballo ci sono 9 milioni di euro da spalmare sull'intero territorio montano dell’Emilia Romagna solo quest’anno), i due documenti verranno trasmessi a Bologna per l’approvazione insieme al programma attuativo per il 2010 in cui sono specificati gli interventi da realizzare, i soggetti partner, i tempi, lo stato della progettazione, le risorse investite e la fonte.
L'obiettivo è ottenere dalla Regione il massimo finanziamento possibile, visto che il 30% delle risorse rappresenta una sorta di «premio» da assegnare ai programmi che maggiormente rispondono a una serie di criteri prestabiliti. L'accordo siglato dalla Comunità montana est prevede investimenti per 6 milioni nel triennio, di cui un terzo derivante dal fondo regionale per la montagna e la parte restante a carico di enti locali e privati. Circa 1 milione e 600 mila euro arrivano invece dal bilancio provinciale, a cui si aggiunge una quota di risorse regionali a favore delle aree ex Obiettivo 2, programmate sempre dalla Provincia. Per il 2010, in particolare verranno messi in campo investimenti per oltre 4 milioni con la partecipazione di 15 soggetti pubblici e tre operatori privati. In programma ci sono miglioramenti della viabilità a Ponte di Lugagnano (Monchio) e Magrignano (Neviano), il recupero di Cascina Cavalli a Riana (Monchio), l’ammodernamento del villaggio turistico di Schia (Tizzano), la prosecuzione degli interventi di potenziamento del distretto turistico, il miglioramento della forestazione e l’estensione della banda larga.
Ammontano invece a 8,3 i milioni gli investimenti previsti nel triennio dall’accordo firmato dalla Comunità montana ovest, di cui 2,6 derivanti dal fondo regionale per la montagna. La Provincia partecipa con sia con risorse di bilancio, sia convogliando 3,85 milioni del Dup regionale.
Venendo al 2010, gli investimenti programmati toccano quota 4,2 milioni grazie alla partecipazione di nove soggetti pubblici e un operatore privato. In particolare sono previsti interventi di riqualificazione ambientale (ad esempio per l’ex discarica di Tiedoli), di miglioramento dei centri abitati (a Solignano, Bore, Borgotaro e a Bedonia, dove è prevista la copertura della piscina comunale), di valorizzazione del pane tradizionale di Pellegrino, e di miglioramento della viabilità (a Rubbiano, Valmozzola, Fornovo e Pellegrino).
«In un momento in cui a livello nazionale viene completamente tagliato il fondo per la montagna, la Regione continua a impegnare proprie risorse», sottolinea l’assessore provinciale Ugo Danni. «Ora l’auspicio è uscire dal contingente per guardare a progetti di vallata», aggiunge il vicepresidente Pier Luigi Ferrari. Soddisfazione è stata espressa da Bricoli e Bassi.
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