Paolo Panni
Tutto pronto a Polesine per la spettacolare «Notte dei culatelli» in programma oggi all’Antica Corte Pallavicina. All’evento, lanciato da qualche anno dalla famiglia Spigaroli, si abbineranno in questa occasione all’inaugurazione ufficiale dell’Antica Corte Pallavicina e al taglio di una forma di Parmigiano Reggiano che ha 20 anni di storia alle spalle.
Una festa nella festa, alla presenza di nomi di grande levatura. Uno su tutti, Alain Ducasse, uno dei maggiori chef del mondo, che ha accettato volentieri l’invito della famiglia Spigaroli e, in particolare, dell'amico Massimo, i cui salumi, dopo essere finiti nientemeno che nei menù della casa reale d’Inghilterra, sono ormai inseriti anche in quelli dello chef. Contribuendo a far conoscere nel mondo le specialità della Bassa. E qui il ricordo non può che andare ad Enrica Micconi, la mamma di Luciano e Massimo Spigaroli, che ai suoi figli ha sempre ripetuto che, per avere successo, non c'era bisogno di andare chissà dove ma bastava investire sul territorio e sulle sue potenzialità.
La «Notte dei culatelli» è stata ideata cinque anni fa per celebrare l’enogastronomia di alta qualità, che sa abbinare innovazione e tradizione, origine e progresso. E l’evento offre una ulteriore occasione per valorizzare il culatello, salume principe della Bassa, nel tempio della sua produzione: il Castello dei marchesi Pallavicino, nelle cui cantine stagiona da secoli secondo il metodo imposto dalla tradizione.
Sarà la marchesa Maria Gabriella Pallavicino a tagliare il nastro, mentre ad Alain Ducasse ed al critico gastronomico Enzo Vizzari spetterà il compito di tagliare la grande forma di parmigiano-reggiano messa a stagionare all’inizio dei restauri, nel 1990 e divenuta ormai il simbolo della fiducia e determinazione dedicate dalla famiglia Spigaroli al progetto di rinascita dell’Antica Corte. La «Notte dei culatelli» sarà, come sempre, l’occasione per assegnare anche il premio «Antica Corte Pallavicina», ideato dagli Spigaroli per rafforzare il loro profondo legame con il concetto di qualità, in tutti i settori e a tutti i livelli: «Una qualità che contraddistingue l’immagine del nostro Paese in diversi campi, a cominciare da quello agroalimentare».
Oltre che ad Alain Ducasse il premio sarà conferito a Max Bergami, direttore Alma Graduate School dell’Università di Bologna, allo chef Massimo Bottura; ad Angelo Agnelli, titolare dell’omonima azienda; a Tinto e Fede, conduttori radiofonici e presentatori televisivi; a Pasquale Forte, industriale ed agricoltore illuminato; e Maria Cristina Allegri, cuoca e «rezdura» del Po già alla guida della trattoria della Pesa.
La serata inizierà con un talk show condotto dal giornalista Rai Alfredo Antonaros. Si proseguirà con un aperitivo negli orti e nelle storiche cantine. Alle 21, cena di gala sull'aia e alle 22.30 consegna del premio. La «Notte dei culatelli», aperta solo agli invitati, sarà anche l’occasione per sostenere un progetto segnalato da Slow Food a sostegno dell’apicoltura in Etiopia.
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