La richiesta di aiuto al 118 è arrivata intorno alle 19.45 di ieri sera. A chiedere l’intervento del personale sanitario erano due giovani scout di Parma che, durante un’escursione sulle montagne tra Valditacca e il Lago Frasconi, sono accidentalmente scivolati in un ripido dirupo dal quale non sono più riusciti a risalire. Solo l’intervento del Soccorso Alpino e dell’elisoccorso di Massa Carrara ha messo la parola fine a questa loro brutta avventura.
I due, un ragazzo ed una ragazza, avevano trascorso la giornata con il loro gruppo di scout, battendo in lungo e in largo i sentieri della zona. L’intenzione del gruppo di giovani era quella di passare la notte al chiaro di luna, dormendo sui monti accampati nelle loro tende. Gli scout stavano risalendo il sentiero Cai 709 che dai Cancelli di Valditacca conduce al Lago Frasconi. Ma i giovani, purtroppo, non hanno fatto in tempo a raggiungere la meta. Giunti nei pressi del Rio Vinduri, un piccolo torrentello che costeggia il sentiero, due di loro, forse a causa del terreno sdrucciolevole, sono scivolati lungo il dirupo, facendo un volo di oltre cinque metri ed andando ad finire nel letto del corso d’acqua. Gli scout, spaventati e doloranti, si sono subito resi conto di non riuscire a risalire il dirupo da soli ed hanno immediatamente allertato i soccorsi. Il 118 ha chiesto il supporto e l’intervento del Soccorso Alpino sezione Monte Orsaro, che ha subito iniziato a scandagliare la zona con una squadra di volontari guidati dal vicecapostazione Pierfrancesco Fontichiari.
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Giovanni
03 Agosto @ 11.39
Riguardo a quanto detto dal signor Luca... Tutti sono capaci di parlare così, fino a quando non si ritrovano loro stessi in una situazione del genere. Io e la mia amica non abbiamo certo fatto apposta a scivolare giù da quel pendio... e da quel che ho sentito dire dal tecnico dell'elisoccorso non siamo affatto i primi. Dovremmo allora far pagare il soccorso a tutti quelli che hanno avuto incidenti simili al nostro? Ribadisco che il ragionamento del signor Luca è terribilmente egoista... anche se ora fa il tirchio perchè l'elisoccorso è pagato anche da lui scommetto che se capitasse un incidente serio a lui stesso o a un suo familiare non si farebbe scrupoli del genere. Il soccorso pubblico è pubblico... significa che lo pagano tutti e che è per tutti, perchè a chiunque può capitare di averne bisogno. Riguardo all'incidente, ci tengo a sottolineare che è accaduto per una imprudenza mia e della mia amica... ma un'imprudenza che abbiamo commesso come persone, non come scout. Mi sembra profondamente ingiusto che ora tutti guardino male gli scout, pensando che sono gente poco scantata e che si vanno sempre a cacciare nei guai. Io e la mia amica siamo stati imprudenti e accetto che questo mi venga rinfacciato, ma non accetto che si facciano generalizzazioni ingiuste su tutto il movimento scout. GIovanni
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Nadia
29 Luglio @ 15.13
Grazie Giuliano, speriamo che il Sig. Luca non abbia mai figli o nipoti che decidano di partecipare a qualche attività sana, educativa e formativa, tra la natura. Forse per lui è meglio vedere certi giovani annoiati e rincoglioniti davanti ai videogiochi di un bar. La prudenza non è mai troppa soprattutto in montagna e lo spavento sarà stato grosso sia per i ragazzi che per i loro capi. Una lezione sarà sicuramente tratta da quest'esperienza. Per fortuna tutto non è finito in tragedia. Possiamo inoltre dire che meno male ci sono ancora bravi ed efficienti volontari del soccorso alpino e ancora bravi ed esperti i medici che lavorano al 118. Grazie per il pronto intervento e per l'aiuto che avete dato. Nadia
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Marco
29 Luglio @ 14.24
Ma che discorso è far pagare a loro l'elisoccorso !! Non l'hanno fatto apposta a scivolare di sotto per 5 metri, rischiando di farsi seriamente male. Può capitare a tutti, in special modo agli scout ch'ien miga tant scantè, di mettere male un piede e cadere o scivolare. E' strano che a scivolare siano stati due contemporaneamente.
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luca
29 Luglio @ 10.33
Io glielo farei pagare a loro l'elisoccorso, ac'sì n'etra volta i guérdon in dò metn'i pè!
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Giuliano Rozzi
29 Luglio @ 13.24
In merito alla notizia sull'intervento delle squadre di soccorso per recuperare i due ragazzi, non mi trovo d'accordo con quanto dice il sig. Luca05. Si può scivolare anche su un marciapiede e rompersi una gamba. E per questo nessuno chiede il pagamento. Il sig. Luca o qualche suo famigliare, amico o conoscente non si sono mai fatti male? Camminando su di un sentiero anche il più attento può posare il piede su un sasso instabile e farsi male; ovviamente sarà da censurare un comportamento imprudente. Giuliano
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