Anche Salso avrà la «Casa della salute», un nuovo progetto avviato dalla Regione in base ad apposita delibera recentemente approvata. La sede ( al momento è allo studio di Comune e Ausl insieme alla progettualità complessiva) verrà realizzata in via Livatino in un’area di proprietà comunale. Si tratterà di un nuovo presidio socio-sanitario, pensato per essere luogo di riferimento unico per i cittadini, dove i servizi di assistenza primaria si integreranno con quelli specialistici, ospedalieri, della sanità pubblica, e con i servizi sociali. Attualmente sono 26 i progetti definiti in tutta la regione.
Del progetto che vedrà la luce nei prossimi mesi ne hanno parlato nella sede della Pubblica assistenza di Salso, durante la presentazione del nuovo monitor defibrillatore, il sindaco Tedeschi, l’assessore alla Sanità Pigazzani, Ettore Brianti direttore sanitario Ausl di Parma e Maria Rosa Salati direttore del Distretto di Fidenza. Migliorare la presa in carico del paziente e la continuità assistenziale e rendere più agevole l’orientamento e l’accesso dei cittadini nella rete dei servizi sanitari e socio-sanitari: è con questo obiettivo, che la Regione Emilia-Romagna ha avviato il progetto «Casa della salute», visto come l’evoluzione di un percorso di riorganizzazione dei servizi territoriali avviato da tempo con la costituzione dei Dipartimenti per le cure primarie.
La «Casa della salute» è pensato come un luogo di accesso unico dove si sviluppi un maggiore coordinamento tra gli operatori sanitari e una più efficace integrazione dei servizi, in modo da assicurare una risposta più vicina ai bisogni della persona, in ogni momento della giornata. Vi troveranno sede i poliambulatori territoriali, i medici di medicina generale, associati nella forma di medicina di gruppo, le infermiere professionali per le cure domiciliari, gli specialisti ambulatoriali, il centro unico di prenotazione, il punto prelievi, l’ambulatorio infermieristico per le medicazioni, i servizi sociali, i servizi per la prevenzione e di igiene pubblica, i servizi che faranno prevenzione, quelli dell’area della salute mentale e dipendenze, la continuità assistenziale sulle 12 ore diurne che si integrerà con la guardia medica e con i servizi di emergenza urgenza territoriale.
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