Provincia-Emilia
Caso Ruby, la "verità" della Macrì e i dubbi degli inquirenti

22 Gennaio 2011 - 07:03
E' rimasta per quasi cinque ore davanti ai pm di Milano che indagano sul caso Ruby la escort emiliana Nadia Macrì che, in un’intervista andata in onda giovedì sera su Annozero, ha raccontato di aver partecipato a una festa a luci rosse ad Arcore assieme alla giovane marocchina e, soprattutto, di aver visto il premier Silvio Berlusconi che consegnava denaro alla minorenne.
Il racconto
Una versione che la ragazza avrebbe ripetuto anche ieri, ma non in modo lineare, agli inquirenti che hanno deciso di secretare i verbali e stanno facendo attente verifiche, in particolare sulle celle telefoniche, per trovare riscontri. Dall’analisi delle celle, infatti, i procuratori aggiunti Ilda Boccassini e Pietro Forno e il pm Antonio Sangermano, che coordinano l’inchiesta nella quale il premier è indagato per prostituzione minorile e concussione, vogliono arrivare a capire prima di tutto se davvero la escort era presente ad Arcore, come ha raccontato, la notte tra il 24 e il 25 aprile scorsi.
In piscina
Serata a cui, stando agli atti dell’invito a comparire per il presidente del Consiglio, ha partecipato anche Ruby. A quanto si è appreso da fonti giudiziarie, però, la ragazza non avrebbe reso dichiarazioni lineari. «Abbiamo fatto il bagno in piscina – ha affermato la Macrì nell’intervista di giovedì – dove ci raggiunse il presidente. Nudo. Noi eravamo sei, sette ragazze. Siamo stati tutti quanti insieme a ridere, a scherzare, a toccarci». Poi, ha proseguito, «lui dopo un po' si è avvicinato a un’altra camera dove c'è un lettino in cui fai i massaggi e dopo un po' disse “Avanti la prossima, avanti la prossima”. E ogni cinque minuti noi aprivamo la porta e consumavamo il rapporto sessuale. Una alla volta».
I soldi
E ancora: «Fui pagata 5 mila euro, dal presidente direttamente. Siamo andate io e questa ragazza marocchina, Ruby, nel suo ufficio». Stando al suo racconto, anche Ruby avrebbe preso un busta con 5 mila euro. Un racconto che non ha convinto la madre di Nadia, Maria Luigia Peluso. «Mia figlia – ha detto la donna – rac conta stupidaggini, balle colossali, per avere notorietà. Non si rende conto delle conseguenze che può avere questo comportamento. Nadia corre come i cavalli, guarda solo davanti, ha i paraocchi. I media non se la filavano più da tempo e ha voluto strafare ad Annozero – afferma la donna – Conosco mia figlia meglio di chiunque altro e so come è fatta: ha visto che giornali e tv non si occupavano più di lei ed è voluta tornare ad essere protagonista».
La madre
Quando è iniziata questa storia, ricorda ancora Maria, «ho letto che Nadia mi avrebbe passato al telefono Berlusconi. Non è mai successo. Non ho mai, e dico mai, parlato al telefono con il presidente. Ecco – conclude – questa è Nadia: esagera con la fantasia. E io non voglio sentirla fino a quando continuerà su questa strada. Sta buttando via la sua vita per il miraggio della notorietà».
L'intervista
L'intervista a Nadia Macrì è stata registrata domenica scorsa e i magistrati milanesi, mercoledì scorso, hanno deciso di convocare la escort per l’audizione di ieri, come persona informata sui fatti. La Macrì era stata già sentita nei mesi scorsi dai pm di Palermo, che stavano indagando su un traffico di droga nel mondo dei vip ed erano arrivati a lei attraverso le dichiarazioni della «pentita » parmigiana Perla Genovesi. Davanti agli inquirenti palermitani, la escort di Reggio Emilia aveva riempito 300 pagine di verbali, raccontando di avere avuto due rapporti sessuali a pagamento con il premier a Villa Certosa e ad Arcore.
I verbali
I verbali erano stati poi trasmessi alla procura di Milano che stava già indagando sul caso Ruby. Nell’intervista, però, la ragazza ha aggiunto i particolari della presenza ad Arcore assieme a Ruby e del pagamento alla minorenne da parte del premier. La escort dopo l’audizione, secondo fonti vicine alla ragazza, è apparsa «tranquilla, serena e sicura delle sua verità». Lei, intanto, fa sapere che non può parlare: «Non posso rilasciare dichiarazioni, mi dispiace». Ai magistrati avrebbe consegnato anche foulard e gioielli ricevuti, stando alla sua versione, da Berlusconi. In ambienti giudiziari, infine, si fa notare che, al di là della testimonianza di ieri, il quadro probatorio dell’inchiesta è già definito dagli elementi di prova acquisiti finora.
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Gio
24 Gennaio @ 23.56
Luca67 intanti la Macrì è stata sbuguardata dall'ex marito e da SUA Madre! Prima di gettare fango e montare i casi si deve avere rispetto per uno che ha 76 anni ! Santoro guadagna con le cavolate non controllate perchè i telebotizzati come dice Lei lo guardano. Bella figura con la Macrì. Basta creare scalpore e confusione. Questa è la sinistra ! Senza argomenti !
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MANRICO
22 Gennaio @ 19.00
HA RAGIONE LA MADRE...SOLO NOTORIETA'-
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Luca67
22 Gennaio @ 17.04
E' sconfortante già che un presidente del consiglio abusi della propria posizione telefonando in questura per far rilasciare illegalmente una minorenne (fatto), è moralmente disgustoso e contrario ai principi della costituzione che faccia festini con decine di prostitute alcune delle quali minorenni (fatto, dalle intercettazioni), tenendole in un veo e proprio harem a Milano 2. In qualsiasi altro paese civile un premier si sarebbe dimesso dopo un secondo. Qui addirittura attacca la magistratura e lancia di continuo messaggi televisivi anziche' difendersi in tribunale. Ma quello che veramente mi deprime è la non reazione del nostro popolo di telelobotomizzati. Nessuno spirito critico, nessuna indignazione da parte di chi è nel centrodestra, manco fosse una squadra di calcio. Ma vi paga? Avete profitti personali per continuare a sostenere un personaggio che fra qualche anno la storia ricorderà come un malfattore? Leggo qui, cosi' come sul giornale in edicola numerose lettere ed interventi non, come sarebbe da aspettarsi, di gente indignata, ma di pecore lobotomizzate con argomenti degni di banbini di tre anni. Dopo vent'anni di infomazione drogata dal premier, purtroppo il livello medio degli elettori italiani è questo: persone che elogiano le arti amatorie del premier, che sostengono l'accanimento dei magistrati (male non fare, paura non avere....non le ho fatte io le orge e le telefonate in procura), che dicono meglio questo della sinistra. Certo, la sinistra e' praticamente inesistente, e allora? Volete continuare a tenervi un personaggio che e non fosse il PdC sarebbe gia' rinchiuso dietro le sbarre? Povera Italia!
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sabcarrera
22 Gennaio @ 16.55
Kennedy si faceva portare concubine in camera mentre girava per l'America o faceva nuotate in piscina nude con le segretarie alla Casa Bianca. Tutto questo quando vendeva l'immagine del sobrio padre di famiglia.
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redstar
22 Gennaio @ 16.44
ah ah ah! bellissima battuta di LEONARDO CECCA...il Corriere Della Sera "non è" di Berlusconi !! se l'Italia è SPUTTANATA nel mondo lo dobbiamo anche a chi la pensa come lei!!! SHAME ON YOU"
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