Il Consiglio comunale ha approvato il protocollo d’intesa per il recupero del monastero di Castione Marchesi.
La delibera è stata approvata con il voto favorevole della maggioranza e di Giuseppe Cerri, mentre ha votato contro il gruppo del Pd ad eccezione di Francesco Ghisoni che si è astenuto.
«Nel triennio 2011 - 2013 è stato pianificato il recupero del monastero di Castione - ha spiegato il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici Stefano Tanzi - . L’importo totale è di 850mila euro, di cui 50mila da stanziare quest’anno per preparare il progetto da presentare alla Fondazione Cariparma e il resto nel 2012. Stimiamo di ottenere 400 mila euro dalla Fondazione, mentre la curia ne dovrebbe ottenere 200mila dalla Cei. I restanti 200mila saranno finanziati da alienazioni».
«Il primo stralcio dell’intervento - ha concluso Tanzi - sarà il tetto e, alla fine dei lavori, il Comune otterrebbe alcuni locali del complesso».
L’ingegnere Clara Caroli ha poi precisato che l’intervento riguarderebbe, oltre al tetto, il salone del primo piano, l’accessibilità al salone e i locali accessori.
Il Partito democratico, pur dichiarando di apprezzare l’idea di valorizzare un complesso importante come quello di Castione, si è detto perplesso sull'opportunità di eseguire questo intervento.
«Credo - ha detto Roberto Bacchini - che ci si debba chiedere se questo intervento sia davvero una priorità, dato che stiamo parlando di un edificio privato, mentre ci sono tanti immobili comunali che avrebbero bisogno di manutenzione».
Luigi Toscani (Pd) ha invece evidenziato che il finanziamento da alienazioni è «aleatorio e poi bisogna tenere conto che si dismetterebbero beni pubblici per investire il ricavato su un bene privato». A.C.
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