di Federica Beretta
Quel capannone alla periferia del paese lo tenevano d'occhio da tempo. E nei giorni scorsi la polizia municipale di Noceto ha fatto scattare il blitz che ha portato al sequestro di un laboratorio cinese.
Gli uomini del Comandante Luciano Ravasini avevano notato nella zona un andirivieni di veicoli e di persone, e da tempo, in un appartamento a ridosso del magazzino, risiedeva una famiglia cinese. Le vetrate del capannone erano state oscurate: da subito gli agenti hanno sospettato che la struttura potesse essere la sede di un’intensa attività lavorativa notturna.
L’operazione ha visto impegnati sette agenti della Municipale, che hanno controllato tutte le persone presenti nell’appartamento: erano dodici e tutte di nazionalità cinese, tra cui due bambini ed un minorenne. In soli 50 mq, dunque, avrebbero dovuto dormire dodici persone. Dal sopralluogo è emerso che dall’appartamento si accedeva direttamente all’attiguo capannone, abusivamente modificato per creare un laboratorio non conforme alle normative di legge. Sezionando una parte dell’edificio avevano ricavato cinque stanzette prive di finestre e di riscaldamento, dotate di letti, televisori e computer. Durante l’ispezione è stata trovata anche una donna che dormiva in una delle due camere abusive sopraelevate.
All’interno della struttura vi erano circa una cinquantina di macchine da lavoro, cucitrici, postazioni da stiro, macchine per le rifiniture ed una montagna di capi di abbigliamento in lavorazione. Le condizioni igienico sanitarie sia dell’appartamento che del capannone erano precarie, inoltre nessuna certificazione o autorizzazione risultava essere stata rilasciata dalle autorità competenti. Dunque gli agenti della polizia municipale hanno sequestrato l’intero immobile ed hanno immediatamente informato la Procura della Repubblica.
Sono stati inoltre attivati il dipartimento della medicina del lavoro e lo stesso ispettorato provinciale del lavoro per compiere ulteriori verifiche. Le sanzioni penali e amministrative a carico non solo del commerciante cinese ma anche del proprietario dell’edificio si preannunciano pesanti.
Inviaci il tuo commento
Condividi le tue opinioni su Gazzetta di Parma
Elisa Bergamaschi
21 Febbraio @ 13.54
meno male che ogni tanto controllano
Rispondi