Provincia-Emilia
Noceto - Scoppia il caso dei vigili urbani: Ravasini lascia

27 Febbraio 2011 - 18:42
Federica Beretta
A Noceto «scoppia» il caso della polizia municipale. Il consiglio comunale ha approvato l'«Istituzione del servizio autonomo di polizia municipale», “archiviando” di fatto la vecchia denominazione di “corpo di polizia municipale”. Il punto è passato con il voto della maggioranza, tranne quello del capogruppo Fabio Fecci, che si è astenuto. Si è astenuta - compatta - anche la minoranza.
A seguito dell’approvazione della delibera il Comandante della polizia municipale, Luciano Ravasini - presente durante tutto il consiglio - ha lasciato l’aula. Il giorno successivo ha poi deciso di rimettere il suo incarico nelle mani del sindaco Giuseppe Pellegrini, rinunciando anche alla sua indennità di comando. Per ora nessun commento da parte degli agenti di piazzale Adami, che ad ogni modo continueranno a svolgere lo stesso lavoro di prima.
La polizia municipale rimane tuttavia autonoma in un settore separato del Comune, con una propria indipendenza funzionale ed operativa.
A seguito delle dimissioni del comandante Ravasini, Giorgio Sartor, a nome di tutto il gruppo di minoranza, ha evidenziato: «Il fatto che le dimissioni del comandante fossero un'eventualità non remota, lo si era capito almeno da un paio di mesi. A inizio dicembre, Ravasini aveva inviato una lunga lettera nella quale evidenziava tanti problemi. Noi avevamo presentato una interrogazione, ma ci era stato risposto “che abbiamo stufato”. Ora ci siamo trovati una delibera da approvare nella quale il corpo della Polizia Municipale viene convertito in “servizio” «senza che nulla cambi».
«Ma per la verità - sottolinea Sartor - cambiano molte cose: il corpo ha una sua autonomia dalla politica, mentre la responsabilità del servizio può essere affidata ad un funzionario o ad un assessore saltando a piè pari la competenza del comandante. Come “corpo” si può accedere a finanziamenti per progetti, cosa che un “servizio” non può invece fare ed altre cose che sono pertinenza di un “corpo” e non di un “servizio”».
«C'è poi un problema - ha proseguito Sartor - che sembrerebbe solo formale, ma non lo è: il regolamento del servizio può essere modificato a piacere dalla giunta. Il Testo unico degli Enti Locali dice: “è, altresì, di competenza della Giunta l’adozione dei regolamenti sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal consiglio”. Quindi i regolamenti sono di competenza della Giunta e non del Consiglio. Ci sembra che questo passaggio della modifica del regolamento del Servizio di Polizia Municipale dal Consiglio sia stato quindi un tentativo di scaricare la responsabilità della maggioranza: «è un atto dovuto, colpa della Regione» e in questo senso leggiamo il fatto che il consigliere Fabio Fecci, abbia votato con la minoranza. Sono eventi estremamente significativi. Siamo di fronte ad una situazione estremamente critica per Noceto, che viene affrontata con estrema superficialità, senza pensare alle conseguenze, come quasi sempre succede quando si alza una mano per votare qualcosa in Consiglio senza nemmeno aver letto uno straccio di documento preparatorio».
«Va infine considerato - ha concluso il capogruppo di minoranza - che in situazioni economiche critiche la risorsa principale che un ente dovrebbe utilizzare al meglio per garantire servizi dignitosi ai propri cittadini dovrebbe essere, in primis, proprio il personale, valorizzandone le professionalità ed organizzando al meglio l’attività piuttosto che ridurne l’operatività».
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gianfranco ferrari
28 Febbraio @ 10.27
Sembrerebbe che la regione voglia colorare di rosso e così controllare poi, con i suoi simpatizzanti, anche i corpi di viglilanza, o no ?
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