Chiara De Carli
E' stato un incontro informale «per impostare il cammino insieme nell’ottica della collaborazione» quello che si è svolto ieri pomeriggio a palazzo Rangoni tra il Prefetto Luigi Viana e i sindaci eletti nelle consultazioni dello scorso maggio. Assente per un impegno solo il sindaco di Neviano degli Arduini Alessandro Garbasi.
Nessuna fascia tricolore e nessun ordine di intervento per Domenico Altieri, Diego Rossi, Antonio Dodi, Cristina Merusi, Maria Giovanna Gambazza, Ginetto Mari e Giovanni Carancini: quello di ieri pomeriggio è stato principalmente un momento per conoscersi, fare il punto della situazione e augurarsi reciprocamente buon lavoro.
«Sia in me che in tutto il nostro staff troverete sempre la massima disponibilità e tempestività di risposta per qualunque esigenza che possiate avere - è stata la premessa del Prefetto -. Una delle mie «parole d’ordine» è quella di avere una particolare disponibilità nei confronti dei sindaci che, ogni giorno, sono in trincea. Dobbiamo camminare insieme in un’ottica di collaborazione e assoluta pariteticità lavorando insieme per affrontare le varie problematiche che possono emergere. Si lavora tutti insieme: facendo squadra si raggiungono i migliori risultati».
Il discorso si è poi incentrato sul recente disastro di Sala Baganza e della pedemontana che ha messo in ginocchio un’intera comunità e verso la quale tutti i sindaci presenti hanno manifestato grande solidarietà.
«Ringrazio il Prefetto che la mattina dopo il disastro era già sul posto - ha detto quindi Cristina Merusi - Abbiamo lavorato 24 ore su 24 per cercare di ripristinare tutto ma abbiamo circa 7 milioni e mezzo di euro di danni solo tra privati e imprese ed escludendo le infrastrutture pubbliche: nessuno ha gonfiato le cifre, quello che chiediamo è quello che ci serve. Come è stato fatto per il Veneto, anche noi chiediamo un intervento altrimenti, oltre al danno, non saremo in grado di ripartire. C'è la necessità che tutti i parlamentari di Parma, di qualsiasi colore politico, ci siano vicini e chiedano, tutti insieme, l’intervento del Governo».
Il Prefetto ha quindi assicurato il suo interessamento al caso: «è mia intenzione fare una relazione al dipartimento della Protezione Civile perchè possano eventualmente riconsiderare la dichiarazione di stato di calamità. C'è massima disponibilità a supportare le iniziative e le richieste in questo senso».
Dopo lo spazio alle riflessioni sulla sicurezza del territorio e sull'mportanza dell’allineamento territoriale in questa materia, i sindaci e il prefetto hanno brindato insieme ad una proficua collaborazione nel prossimo quinquennio.
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