Provincia-Emilia
Sala, dal Consiglio tante proposte per gli alluvionati
06 Luglio 2011 - 21:00
Cristina Pelagatti
L’appello «alla tranquillità per lavorare insieme» del sindaco Merusi è stato accolto: a parte uno scambio veemente di battute tra cittadini all'inizio della seduta, il lungo consiglio comunale aperto, svoltosi lunedì sera in Rocca Sanvitale, ha permesso a politici e tecnici di relazionare, con calma, sullo stato delle cose a 23 giorni dall’alluvione e di rispondere alle molte domande dei cittadini intervenuti. Le parole più attese erano quelle dell’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo, che ha spiegato come «tramite il presidente Errani è stata inoltrata al presidente del consiglio Berlusconi la richiesta di riconoscimento di evento di rilevanza nazionale, in base all’art 5 comma 3 della legge del 24 febbraio 1992, ed in base a questa richiesta sono stati attivati ispettori ministeriali che sono venuti martedì scorso sui luoghi colpiti dal disastro. Per la prossima settimana attendiamo la valutazione dell’ispezione e una risposta sulle risorse che potranno venire erogate. L’impegno della Regione resta massimo».
L'impegno a lavorare per la gestione del post emergenza è stato confermato dalla Provincia, con l’assessore Andrea Fellini, e dal Consorzio di bonifica parmense, da parte del direttore Meuccio Berselli. Molte richieste dei cittadini sono state portate avanti dai consiglieri di minoranza che, in diversi interventi, hanno richiamato alla ricerca di eventuali responsabilità: Andrea Manotti del Pdl ha chiesto la specifica definizione dell’evento alluvionale: «Le assicurazioni non pagano danni alle abitazioni se l’evento viene classificato come eccezionale, se ci sono responsabilità vanno segnalate, in modo che le assicurazioni provvedano ai risarcimenti». Giuseppe Distante, del Movimento 5 stelle, ha dichiarato: «Non abbandoneremo i cittadini e andremo avanti per capire di chi sia la colpa. Siamo anche disposti a costituire un comitato per la tutela dei diritti degli alluvionati». Il gruppo «Sala Attiva», con Tiziana Azzolini, che ha presentato un esposto alla Procura per accertare le eventuali responsabilità della catastrofe, ha sottolineato come «i danni e le responsabilità non vanno tenuti distinti, perché se non ci sono responsabilità non ci sono danni. L’esposto alla Procura serve a accertare responsabilità per far fronte ai danni; le commissioni sono inutili, è necessario che il Comune si costituisca, in caso di accertate responsabilità, parte civile». I consiglieri di maggioranza, attraverso Giovanni Ronchini, hanno proposto come gesto simbolico di devolvere agli alluvionati i gettoni di presenza dei consiglieri, di lavorare, come proposto da un’alluvionata, in modo da poter far avere una riduzione sulla bolletta alle persone impegnate nel ripulire le case dal fango, nel far loro avere una riduzione sulla tariffa rifiuti, come proposto da Distante, e nel devolvere agli alluvionati i proventi del 5 per 1000 al Comune. A rispondere alle numerose domande degli alluvionati è stato Gianfranco Larini, responsabile del Servizio tecnico di bacino, che, oltre a ripetere come si sia trattato di un evento meteo alluvionale di portata eccezionale, ha sottolineato: «Noi vogliamo che si vada a raccogliere la legna lungo i torrenti, nei Boschi bisogna chiedere un’autorizzazione. Possiamo rilasciare una presa d’atto per la raccolta libera di legna lungo il Baganza in modo da non incappare in sanzioni da parte di agenti poco informati».
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