Provincia-Emilia
Fidenza - Welfare delle Terre Verdiane: progetto che guarda all'Europa
28 Luglio 2011 - 21:56
Il Welfare delle Terre Verdiane rappresenta l’Italia in Europa nell’Anno del volontariato.
Unione Terre Verdiane presenta il progetto che ha ricevuto 92.000 Euro di finanziamento dall’Unione Europea. Coinvolge le municipalità di quattro Paesi: Italia, Svezia, Finlandia e Spagna. La capacità di fare welfare nel parmense ed in particolare nelle Terre Verdiane rappresenterà l’Italia intera in Europa, al tavolo di coordinamento su programmazione e gestione dei servizi socio-solidali locali strettamente legati al mondo del volontariato.
Per due anni, grazie ai contributi di 92 mila euro complessivi ricevuti dall’Unione Europea a maggio scorso, si susseguiranno eventi tesi a costruire nuove modalità di progettazione. Questo in sintesi il succo di un progetto presentato da Unione Terre Verdiane in collaborazione con il Distretto Ausl di Fidenza, che vede il comune di Fontevivo capofila, coinvolgendo le municipalità di quattro Paesi: Italia, Svezia, Finlandia e Spagna. Partner in rete sono la Comunità comprensoriale Oltradige Bassa Atesina, la regione della Sud Ostrobothnia (Finlandia), il comune di Coruna (Spagna), e quelli di Trollhattan e Molndal (entrambi in Svezia), oltre ad Utv.
Pieno sostegno anche da parte del presidente dell’Unione Terre Verdiane, Giorgio Quarantelli, che a margine della presentazione ha commentato: «Unione Terre Verdiane, scommettendo sui progetti di respiro europeo che ci vedono impegnati in collaborazione con il Distretto Ausl, sceglie nei confronti dei cittadini dei Comuni una politica di trasparenza indispensabile per stabilire un dialogo costante. Ecco perché diamo conto dell’andamento dei progetti in maniera puntuale ed oggettiva. Rendiamo, pertanto, disponibile sul portale web www.terreverdiane.com l’esito delle varie attività progettuali attraverso i fondi comunitari per fare conoscere e meglio comprendere i presupposti, le finalità e le realizzazioni».
« Il volontariato è centrale, a nostro avviso, nelle politiche sociali - ha evidenziato Nicoletta Mestieri, coordinatrice d’Area Socio-sanitaria del Distretto di Fidenza referente per Ausl - attraverso il dialogo e lo scambio delle esperienze significative maturate a livello distrettuale, puntiamo a strutturare nuove azioni che consolidino il ruolo del Volontariato quale partner attivo nelle politiche locali di welfare.
Tra gli obiettivi che ci siamo dati e che porteremo all’attenzione dei tavoli europei spiccano: il supporto alla crescita motivazionale dei volontari, il ricambio generazionale, la definizione chiara di un ruolo delle organizzazioni e la costruzione di un positivo e costante dialogo con le amministrazioni pubbliche, stimolando al tempo stesso in queste ultime una riflessione sulle loro politiche di welfare».
«Abbiamo bisogno di iniziative che coinvolgano e sensibilizzino i giovani - ha proseguito la Mestieri, - sotto il profilo dell’impegno e dell’arricchimento personale. Abbiamo scritto questo progetto insieme ad Alberto Manzoli (referente Unione Terre Verdiane per i progetti europei) e siamo orgogliosi che l’Unione Europea lo abbia accolto, perché è valido anche per consolidare le relazioni tra le nazioni europee.
Un aspetto importante, infatti, sarà il continuo scambio e trasferimento delle conoscenze tra livello locale ed internazionale».
Il progetto si tradurrà nella organizzazione di sei eventi nell’arco di due anni, pianificati da un coordinamento internazionale. In questo ambito saranno attivati gruppi locali di lavoro integrati che coinvolgeranno tutti i soggetti pubblici e privati che lavorano sul territorio a queste tematiche, nell’ottica di fornire a tutti un confronto con i partner europei, valorizzare le esperienze positive e ragionare sugli aspetti più fragili, proponendo e realizzando azioni concrete di miglioramento in una logica di integrazione e di identità europea.
« I risultati ottenuti da questo network progettuale, attraverso il coinvolgimento attivo delle organizzazioni di volontariato, soprattutto quelle che operano sul fronte sociale e della salute, forniranno la base per la pianificazione e l’implementazione delle politiche del futuro: politiche che saranno più vicine ai cittadini e in special modo alle fasce più fragili» ha concluso Nicoletta Mestieri.
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