Provincia-Emilia
Montechiarugolo sottoscrive per primo il "Patto dei sindaci"
15 Agosto 2011 - 14:10
Il comune di Montechiarugolo ha approvato, primo comune della nostra provincia, la sottoscrizione al Patto dei sindaci. E, nel contempo, ha aderito alla campagna europea «Energia sostenibile per l’Europa». Questo, infatti, era uno dei punti all’ordine del giorno (in precedenza discusso e condiviso con gli altri comuni dell’Unione pedemontana parmense) del consiglio comunale. Un punto dell'odg approvato con il solo voto favorevole della maggioranza. «Sicuramente - ha detto Paolo Caramaschi, consigliere di minoranza, anticipando il proprio voto favorevole solo in caso di approvazione da parte di tutti i comuni dell’Unione pedemontana - si tratta di un obiettivo grandioso. Con questo patto i Comuni che aderiscono, decidono di andare oltre l’obiettivo del 20% di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, stabilito dall’Unione europea nel 2007. Per fare questo occorre un check up del territorio, che comporta dei costi». Maurizio Olivieri, assessore all’Ambiente, ha spiegato: «Nel 2008, la Commissione europea ha lanciato il Patto dei sindaci, un’iniziativa per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica e ambientale». Il sindaco Luigi Buriola ha posto l’accento «sull'opportunità d’intraprendere scelte chiare e decise. Ci sono delle sfide all’interno di questi patti dei sindaci». Durante la seduta consiliare è stata presa in esame la variazione al bilancio di previsione 2011. Il vicesindaco Angelo Scalvenzi - comunicando l’ottenimento di un contributo di oltre 150mila euro da parte della Regione Emilia Romagna per i danni del terremoto del 2008 - ha puntato il dito contro il patto di stabilità, che blocca la realizzazione di opere pubbliche, pur in presenza di risorse finanziarie. «Il vicesindaco - ha controbattuto Elena Conti, consigliere del gruppo di minoranza - parla del patto di stabilità, che non c'entra niente, per esempio con i 130mila euro in meno per oneri d’urbanizzazione. Il patto era in essere anche quando abbiamo approvato il bilancio di previsione». Caramaschi ha aggiunto: «Mi sembra opportuno fare un discorso di trasparenza. Se il patto di stabilità non ci consente di far nulla, noi tutti ne prendiamo atto. Ma non vorrei che questo fosse una scusa, anche se ammetto le difficoltà contingenti, per giustificare i ritardi e le scelte di tipo diverso». Buriola ha detto: «Dobbiamo forse rinunciare a fare un piano di programmazione? Abbiamo un determinato piano elettorale e tentiamo di portarlo avanti il più possibile». Il punto è stato approvato con il voto contrario della minoranza. Così come il punto relativo al rinnovo, per il biennio 2011/12 e 2012/13 della convenzione con le scuole d’infanzia paritarie, giustificato da un metodo di distribuzione dei contributi, non condivisibile. Il consiglio è stato caratterizzato dalla discussione dell’ordine del giorno sul Piano energetico, modificato e corretto sulla base di osservazioni emerse nella seduta precedente. Su questo punto la minoranza si è astenuta. Secondo il consigliere Conti contiene «delle enunciazioni condivisibili ma impraticabili». Caramaschi ha detto che «sono state applicate delle modifiche, ma occorre valutare elementi nuovi che nel frattempo si sono introdotti».N.F.
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