Il teatro «Girolamo Magnani» spegne quest’anno 150 candeline. E quest’anno la città di Fidenza intende far coincidere le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia con i festeggiamenti del suo teatro comunale, inaugurato il 26 ottobre 1861 e successivamente intitolato a Girolamo Magnani.
In occasione di questa coincidenza unica, l’amministrazione comunale ha deciso di festeggiare anche la restituzione alla cittadinanza della splendida camera acustica, vero gioiello artistico che lo stesso Magnani, celebre scenografo di Verdi, ha predisposto e decorato per il nostro teatro. Così l’autunno fidentino sarà caratterizzato dallo svolgimento di una kermesse di eventi gratuiti, per i cittadini, di alto livello ai quali sono stati invitati membri del Governo e delle Istituzioni. La maggior parte degli eventi si svolgerà nella camera acustica del teatro che, dal 26 ottobre al 30 novembre, offrirà al pubblico il suo grande effetto scenografico.
Il ricco cartellone, che vedrà performance di giovani artisti internazionali, l’opera lirica «La Bohème» di Giacomo Puccini, mostre, incontri dedicati a temi culturali tenuti da illustri esperti, sarà presentato sabato alle 11 al ridotto del teatro Magnani nel corso di una conferenza alla quale interverranno: il sindaco Mario Cantini, l’assessore alla Cultura, Lina Callegari, il presidente della Fondazione Cariparma, Carlo Gabbi, la professoressa Maurizia Bonatti Bacchini, curatrice del volume dedicato alla camera acustica del Teatro Magnani.
Il progetto, realizzato grazie a un contributo di 100 mila della Fondazione Cariparma, ha comportato il recupero e la valorizzazione della rara camera acustica, splendidamente decorata da Girolamo Magnani, ritrovata nel teatro comunale, intitolato all'insigne artista fidentino solo tre giorni dopo la sua morte.
Sono infatti state ritrovate, ad inizio 2010, le dieci grandi tele che compongono la camera acustica, ideata e dipinta da Girolamo Magnani, l'artista decoratore di teatri e grande scenografo dell'Ottocento, che Verdi giudicava il «primo d'Italia» e che volle accanto a sè nelle sue più importanti realizzazioni. La stanza ritrovata, che era anche utilizzata all'epoca come sala da ballo, apparteneva alla dotazione scenotecnica del teatro fin dai suoi primi anni di vita e oggi, sopravvissuta al tempo, costituisce uno dei rari esempi al mondo di queste realizzazioni. L'intervento ha visto il restauro strutturale e pittorico dei pannelli, che costituiscono le pareti laterali, il plafone e il fondale di chiusura della camera acustica.
E' stato poi realizzato uno specifico sistema di movimentazione delle tele, con l'installazione di paranchi motorizzati a controllo elettromeccanico.
Con questo stupefacente recupero, il comune intende riconsegnare alla città un bene di elevato valore artistico, fino ad oggi rimasto nascosto, con l'obiettivo di valorizzare l'importante ritrovamento attraverso nuove occasioni di approfondimento e produzione della cultura.
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