LANGHIRANO - Le cause del tremendo rogo divampato giovedì sera poco dopo le 22 sono ancora tutte da stabilire, di certo si sa solo che le dodici famiglie del civico 5 di piazzale della Pace a Pilastro oggi possono dirsi miracolate.
L’esperienza è stata difficile per tutti: per i Vigili del fuoco che sono stati impegnati sul posto fino alle 2 di notte, per i Carabinieri che hanno posto sotto sequestro l’appartamento del primo piano e ora devono ricostruire la dinamica dell’accaduto, ma soprattutto per i residenti che sono stati scaraventati in pochi secondi in un incubo.
C'era chi si trovava ancora a tavola e chi si preparava per la notte, c'erano anziani e bambini piccoli e c'era anche chi si era già addormentato e che ha rischiato di non svegliarsi più.
Le fiamme prima e il fumo poi hanno infatti messo in serio pericolo diversi appartamenti. Due giovani sono rimasti sul balcone perché il fumo denso impediva loro di raggiungere le scale e sono stati messi in salvo dai vigili del fuoco che sono intervenuti con l’ausilio di maschere di protezione. Due squadre con le autobotti più altri tre mezzi, alcuni provenienti dalla caserma di Langhirano, altri dalla sede di via Chiavari e un’autoscala della stazione di Reggio Emilia hanno consentito, già prima di mezzanotte, di poter dire che il peggio era stato scongiurato. Ma i pompieri sono stati impegnati fino a notte inoltrata per stabilire lo stato delle varie abitazioni.
C'è ancora incertezza sugli attimi che hanno preceduto l’incendio, probabilmente le fiamme sono partite da una bombola, come confermano alcuni vicini di casa.
«Abbiamo visto uscire un pompiere con una bombola del gas. In quella casa vive una ragazza italiana con il suo compagno; hanno difficoltà economiche ingenti - spiega una signora - probabile che avessero acceso una stufa di fortuna».
Convinti che l’incendio fosse imputabile a un errore dell’uomo alcuni vicini di casa si sono scagliati contro di lui aggredendolo a male parole.
Nell’edificio abitano anche famiglie con bambini, in particolare una coppia con un bimbo di 5 mesi che ha trovato fortunatamente appoggio presso vicini di casa per ripulire il piccolo dalla fuliggine.
La solidarietà di amici, dirimpettai e parenti è stata preziosa per poter garantire un letto a tutti gli sfollati. Ma anche il Comune di Langhirano si è prodigato offrendosi di sostenere le spese dell’albergo «I Tigli» per chi non avesse un luogo in cui rifugiarsi in queste ore.
Il bilancio, ora che si guarda a quei muri neri, poteva essere ben peggiore. I danni più critici li ha causati il fumo: un bimbo di due anni e mezzo è stato ricoverato in Pediatria per accertamenti ma il suo quadro clinico non è grave, mentre altre cinque persone sono andate al Pronto soccorso per controlli ma sono tornate a casa dopo poche ore. G. C.
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