Provincia-Emilia
Collecchio piange il suo dottore

15 Febbraio 2012 - 20:30
Giovanni Carocci stroncato da un malore mentre era in garage
Se n’è andato improvvisamente il dottor Giovanni Carocci, con un’espressione serena sul volto, la stessa con cui in oltre 50 anni di attività accoglieva tutti i giorni i suoi pazienti.
Se n’è andato davanti al garage della sua casa di Collecchio, in via Caduti del lavoro, lunedì poco prima delle 17. E' stata la moglie Paola, che con lui ha condiviso 47 anni di vita, a trovarlo ed a capire in pochi secondi che «al dotòr», come lei lo chiamava, se n’era andato per sempre.
I sanitari dell’Assistenza Volontaria sono accorsi sul posto in pochi minuti, tentando di rianimarlo, ma Giovanni, consigliere dell’Assistenza dalla sua fondazione al 1994, non c’era più.
Giovanni era nato ad Anzio 82 anni fa, poi si era trasferito a Parma, dove si era specializzato in pediatria. Dopo alcuni anni come medico di base nel mantovano ed un’esperienza triennale all’ospedale psichiatrico di Colorno, si era spostato a Collecchio, dove, dal 1966 al 1999 ha esercitato la professione di medico di base.
E’ la moglie Paola a raccontare la storia di un uomo che ha incarnato la figura classica del medico di famiglia: «E’ stato un medico molto amato dai pazienti, che ancora oggi lo continuavano a cercare. Ha cominciato in tempi in cui non esisteva la guardia medica e veniva chiamato notte e giorno per le emergenze. Non mi ricordo di un solo paziente che, ricoverato in ospedale, non abbia ricevuto una sua visita. Da quando ha cominciato a esercitare ha sempre fatto con abnegazione il suo dovere». Unanime cordoglio ha suscitato la scomparsa di Giovanni, chiamato Giancarlo dagli amici, un uomo che ha vissuto dividendosi tra la professione, gli affetti, la moglie, le figlie Cecilia e Francesca, gli adorati nipotini Giovanni e Paolo e lo sport.
«Mio marito non era solo un tifoso - ha affermato Paola - era uno sportivo. E’ stato medico sociale di molte squadre in molti sport, era medico fiduciario della Regione Emilia Romagna per la federazione pugilistica italiana. Tifava per il Parma che seguiva come spettatore anche nelle trasferte estere ma la sua squadra del cuore era la Lazio. Da bimbo infatti aveva giocato con i ragazzi della Lazio e teneva sul comodino un pupazzetto azzurro della squadra. Quando si giocava Parma-Lazio era sempre molto combattuto. Amava amche il bridge: diceva che contribuiva a mantenere la mente lucida».
I funerali si terranno oggi alle 15 nella chiesa di Collecchio.
Era il medico degli sportivi: ha «curato» boxe, calcio e basket
Gian Carlo Zanacca
Profondo cordoglio a Collecchio per la scomparsa di Giovanni Carocci. Medico chirurgo, 82 anni, originario del Lazio, ha trascorso la propria esistenza in paese dove era molto conosciuto per il suo impegno svolto in tanti anni di attività come medico di base ed anche come medico dello sport.
Lo rimpiangono in tanti per la professionalità, la gentilezza, ma soprattutto per la proverbiale simpatia: una persona socievole che, in tanti anni di professione medica, ha curato generazioni di collecchiesi.
Sempre disponibile, sempre una parola gentile sempre pronto a interessarsi per i suoi pazienti: questi i tratti che lo caratterizzavano.
Ma, oltre a questo, spicca anche anche l’impegno politico nella file della Democrazia cristiana fino alla fine degli anni Ottanta.
Era giunto a Collecchio nel 1966 per sostituire il dottor Domenico Dotti. E' rimasto in servizio fino al 1999.
Viveva, allora, in via Ruffini, in pieno centro, lungo viale Libertà dove aveva anche lo studio medico. Si era trasferito da Parma dove era arrivato qualche anno prima per concludere gli studi con la specializzazione in pediatria.
Collecchio, allora, era ancora un piccolo centro abitato, non aveva conosciuto l’impetuoso sviluppo legato anche alla crescita economico produttiva, fra cui la nascita in quegli anni della Parmalat.
In un’intervista rilasciata alcuni anni fa, ricordava come lo stabilimento fosse ancora una piccola realtà alle porte del paese. Una vita spesa per il prossimo, la sua, come ci ha confermato Giovanna Tanzi Vitali, ex assessore della Democrazia Cristiana alla pubblica istruzione e cultura nel 1987.
«Abbiamo condiviso con Giovanni un percorso politico dal 1985 fino agli inizi degli anni Novanta. E' stato assessore, per un certo periodo, al personale. Giovanni aveva sostituito come medico mio zio acquisito Domenico Dotti ed era rimasto il medico di famiglia dei miei genitori fino alla fine della sua carriera. Una persona molto coerente da un punto di vista politico. Con lui, che apparteneva ad una corrente della Dc diversa dalla mia, ho avuto tanti confronti sempre nel rispetto della persona e del lavoro altrui. Non mancava mai il supporto reciproco».
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