Provincia-Emilia
Langhirano: Pier Luigi Gualerzi grande maestro prosciuttaio
24 Aprile 2012 - 17:43
Giulia Coruzzi
Quando si chiede ad amici, conoscenti e compaesani com'era e chi era Pier Luigi Gualerzi, scomparso ieri prematuramente in seguito a una malattia all’età di 64 anni, si ricevono risposte che lasciano comprendere quanto fosse amato e stimato da tutti quest’uomo, riconosciuto tra i più grandi maestri prosciuttai di sempre. Il nonno iniziò a lavorare le cosce di suino ancor prima che Pier Luigi nascesse. Passò poi il testimone al successore Tonino che infine lo lasciò a lui e ai suoi due figli Romeo e Pier Antonio che avranno ora il compito di continuare a far vivere l’azienda in accordo con la filosofia della famiglia. Le quattro generazioni che si sono trasmesse sapere ed esperienza, hanno venduto i propri prodotti tanto all’estero quanto ai più grandi supermercati italiani, assicurando ai prosciutti Gualerzi un nome che significa qualità, genuinità e garanzia di superiorità. «Pier Luigi trasformò un’azienda famigliare in vera e propria industria – spiegano alcuni dipendenti storici della sede di Pilastro - Aveva un sesto senso per gli affari, ma soprattutto l’approccio giusto al lavoro: un mix di amore per la terra e per le tradizioni sapientemente unito alla curiosità per la tecnologia e per l’avanguardia nelle strumentazioni». Ma la sua ricetta vincente è stata un’altra: vivere l’azienda come una famiglia, prendersi a cuore le problematiche dei dipendenti, l’affetto per i collaboratori. «Ha sempre trattato tutti con rispetto – aggiungono i suoi fidati dipendenti - Era un esempio per tutti di apertura, generosità, saggezza. Era un cervello acuto, un grande maestro, una mente curiosa e appassionata, era un uomo sempre proiettato in avanti. Si è fatto voler bene, per il suo essere schietto e vero. Era una persona che non amava le apparenze. Con lui c'erano la lode e il rimprovero, ma sempre espressi in maniera costruttiva ed elegante». Persona sensibile, Pier Luigi Gualerzi manifestò sempre la sua vicinanza alle associazioni di volontariato, sia a quelle locali sia a quelle che si dedicavano alla ricerca e alla lotta contro le malattie gravi. «Tutti a Pilastro lo conoscevano, ma il suo nome e il suo carattere erano arrivati lontano – spiega un amico - Originario di Vigatto, mantenne sempre le sue radici ancorate alla terra, anche se a volte gli piaceva volare in alto». Anche in senso letterale, tanto che ogni anno in occasione di Cibus amava organizzare trasporti molto speciali per i suoi clienti dal salumificio all’ente fiera. Li ospitava nello stabilimento per una visita e qualche assaggio e poi li accompagnava in elicottero a Baganzola. Prima di andarsene si è raccomandato di non far mancare nulla a nessuno nemmeno in questa imminente nuova edizione. Amante dello sport si offrì come sponsor mettendo la sua azienda sulle maglie del rugby, del ciclismo, ma anche delle realtà amatoriali locali. «Lavorava dalle 7 del mattino alle 9 di sera, sabato e domenica compresi – concludono, con un velo di tristezza, in azienda - Era sempre qui, ma trovava ogni tanto un po' di tempo per pescare e curare le sue auto d’epoca». La passione per i veicoli storici lo aveva portato anche a ospitare ristori all’interno dei suoi locali durante manifestazioni e raduni automobilistici. Sognava una pensione di meritato riposo che purtroppo non si gusterà. «Ci mancherà, ma lo sentiremo vicino applicando i suoi insegnamenti e i suoi consigli» promette chi gli voleva bene. Amici e famigliari daranno il loro ultimo saluto a Pier Luigi Gualerzi oggi alle 14.30 con partenza dalla Casa di cura Città di Parma. La Santa messa si svolgerà alle 15 nella chiesa di Arola e da qui il corteo funebre si sposterà verso il cimitero di Vigatto.
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