Gian Franco Carletti
Tutta Collecchio ha simbolicamente indossato il cappello con la penna nera e ha abbracciato i suoi alpini.
Numerosi i vessilli dei gruppi alpini della nostra provincia a cui si sono uniti anche quelli della sezione alpina tedesca, di Firenzuola, Pescantina e Pontremoli nonché una rappresentanza del comune di Rufina con il vice sindaco Maria Pia Miceli.
Presenti anche delegazioni di diverse associazioni. La festa degli alpini e della Repubblica ha però avuto un tono particolare: il ricordo sempre presente delle vittime del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna.
E’ stato presente nei discorsi delle autorità, con un minuto di raccoglimento all’inizio della mattinata e in Piazza della Repubblica, nei fondi raccolti durante la celebrazione della messa e, come ha riferito il presidente della sezione degli alpini di Parma Mauro Azzi, nella sottoscrizione alpina aperta a favore dei terremotati.
Dopo l’alzabandiera e la deposizione di mazzi di fiori davanti al monumento agli alpini e ai caduti di Nassiriya, il parroco di Collecchio don Guido Brizzi Albertelli ha celebrato la Santa Messa impreziosita dai canti del Colliculum Coro.
Anche il sacerdote ha rivolto un pensiero ai terremotati: «siamo vicini ai morti che affidiamo al Signore, ai familiari e alle comunità così durante colpite. Quando la terra trema è il momento in cui si solidifica la solidarietà e voi alpini siete sempre in prima linea».
Quindi, fra le premiazioni, particolare significato quella di Luigi Abbati.
Dalla sede alpina, con in testa il Complesso musicale «Città di Collecchio», è poi partito il corteo che ha sfilato per le vie del paese sino al Monumento ai caduti di tutte le guerre, dove è stata deposta una corona, e quindi in Piazza della Repubblica.
Gli alpini locali hanno sfilato tenendo in mano uno striscione in cui si leggeva «con generosità ... sempre presenti. Siamo concretamente vicini ai terremotati dell’Emilia Romagna».
In piazza il capogruppo Maurizio Motti ha ricordato che «noi alpini siamo là per cercare di aiutare».
Anche il sindaco Paolo Bianchi ha espresso la propria solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma. Quindi, in riferimento alla festa della Repubblica, ha elogiato le forze armate, «presidio della democrazia. Spetta a noi tenere vivi i valori della Repubblica».
Infine Mauro Azzi, presidente della sezione di Parma, si è soffermato sulla visita nelle zone colpite dal terremoto: «come alpini vogliamo continuare a portare il nostro aiuto».
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