Gian Carlo Zanacca
Stanno procedendo i lavori di realizzazione di cinque sottopassi in corrispondenza di altrettanti passaggi a livello lungo la linea ferroviaria Parma–La Spezia. Per tutti si è ricorso alla tecnica del monolite a spinta: strutture in cemento inserite al di sotto della linea ferroviaria.
Si tratta dei sottopassi di Lemignano, di un secondo di minore entità sempre a Lemignano (ad uso agricolo), di Giarola, di Gaiano e quello di strada Molinara fra Gaiano e Ozzano.
I costi per la loro realizzazione sono stati a carico di Rete Ferroviaria Italiana, mentre gli espropri dei terreni sono avvenuti a cura del Comune.
Ora si procederà alla costruzione delle rampe d'accesso e all'asfaltatura. I primi ad aprire saranno quelli di Lemignano, entro l’anno. Per gli altri tre i tempi saranno più lunghi in quanto l’apertura è subordinata al passaggio attraverso gli stessi delle condutture del gas per cui l’iter per lo spostamento richiede più tempo.
I sottopassi sono stati realizzati in vista del raddoppio della linea ferroviaria Parma–La Spezia. Il progetto ha preso il via alcuni anni fa: le autorizzazioni erano state rilasciate dal Comune quando era ancora sindaco Giuseppe Romanini. Ai tempi erano state concordate anche le modalità di realizzazione delle nuove infrastrutture coinvolgendo le consulte frazionali ed i cittadini.
Per completare l’intero quadro dei sottopassi lungo la linea ferroviaria mancano ancora all’appello diversi altri interventi.
A cominciare da quello in corrispondenza di strada Mulattiera dove, a seguito di un contenzioso con un privato legato all’esproprio di una parte di area utile all’intervento, i tempi si sono dilatati e i lavori dovrebbero iniziare solamente il prossimo anno.
Ad Ozzano è stato previsto un unico sottopasso a metà strada tra la Plasmon e la ditta Rodolfi. Il passaggio a livello di via Qualatico, infatti, dovrebbe essere chiuso e sostituito da un piccolo sottopasso ciclo – pedonale. Per accedere alla ditta Rodolfi è stata pianificata una strada di servizio, parallela alla ferrovia, in grado di collegare il nuovo sottopasso tra Plasmon e Rodolfi alla ditta di trasformazione del pomodoro.
Un intervento di allargamento è stato ipotizzato per il sottopasso conosciuto come «il ponte di ferro» che si trova in via Scondoncello. Resta escluso dal progetto il passaggio a livello del capoluogo situato tra via Grassi e via Notari: è infatti legato al piano di ripensamento dell’area della stazione.
I lavori per il raddoppio della Parma-Spezia stanno procedendo a monte di Collecchio e la realizzazione dei sottopassi rappresenta un intervento propedeutico essenziale.
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