Gianluigi Negri
In collegamento dal 2012 al 1975: il ritorno al futuro della radio passa da Fidenza. Dalla via, piena di invenzioni e macchinari del secolo scorso, più bella e colorata della Gran Fiera di Borgo. Alla sua settima edizione, «A riva la machina», allestita per due giorni nel quartiere «La Bionda», ha celebrato l’uomo e il suo ingegno.
Con un successo di pubblico senza precedenti, ha omaggiato l’inventore Guglielmo Marconi (sabato a tagliare il nastro c’era sua figlia Elettra), ha mostrato i primi telegrafi e le prime radio della storia, ed ha organizzato un emozionante viaggio all’indietro nel tempo con i protagonisti della radiofonia privata italiana. Per due giorni la postazione «vintage» nello spazio «A riva la radio» ha diffuso musica e trasmesso programmi «live» con apparecchiature della metà degli anni ’70: mixer d’epoca, giradischi, microfoni e cuffie di un’altra era, ma perfettamente funzionanti e in grado di garantire diversi collegamenti con Radio Parma (la prima radio privata italiana, che trasmette ininterrottamente dal 1° gennaio 1975) nell’arco di una festosa domenica di sole e divertimento. In postazione gli speaker di ieri e quelli di oggi: il gruppo storico di Radio Ponte Taro (Ermanno Pietrantoni, Alberto Campanini, Stefano Cavatorta, Eugenio Pasquali, Susy) che ha ideato e sviluppato l’iniziativa insieme a Radio Parma, grazie al tecnico Vittorio Bottazzi, e alcuni dei dj della radio parmigiana.
Tra il materiale originale che Bottazzi ha recuperato, merita una menzione speciale il primo trasmettitore Trc–1, utilizzato da Radio Parma già durante il primo giorno di programmazione e ricavato da un apparecchio bellico. A pronunciare la fatidica frase «Qui Radio Parma», collegandosi in diretta da Fidenza con gli studi centrali del capoluogo, guidati da Giorgio Martini, è stato ieri mattina, alle 11.15, il giornalista Gabriele Majo.
Quando debuttò ai microfoni della radio, aveva solo 11 anni e, a lungo, nella seconda metà degli anni ‘70, si è occupato di mille cose (anche della parte tecnica) prima di diventare giornalista sportivo. Con lui, la voce di Radio Parma Andrea Gatti. E poi, nell’arco dei due giorni di amarcord, altre voci di Radio Parma come Claudia Magnani, Simonetta Collini, Bibi Medioli e Monica Sensini (oggi a Radio Parma, da ragazza a Radio Ponte Taro), Gian Carlo Ceci (il primo giornalista a condurre un’intera diretta del Parma calcio da Radio Emilia), Pietro Adrasto Ferraguti (Radio Emilia), Antonio Cassani (Radio Fidenza Onda Libera), Paolo Brianti e Pier Carlo Gabelli (Radio Gamma 2), Pierangelo Corradi e Andrea Concari (Radio Fontanellato).
Tra gli intervistati nei collegamenti in diretta, anche lo speaker ufficiale di «A riva la machina» Corrado Pedrazzi, che ha ricordato: «La nostra non è una festa di paese; siamo un paese in festa».
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