Silvio Tiseno
Respinte a Torrile le mozioni di sfiducia presentate dalla minoranza nei confronti del sindaco Andrea Rizzoli e dell’assessore Claudio Spagna.
Durante il consiglio comunale di giovedì sera sembrava di essere ad un processo con gli amministratori sotto accusa: il sindaco, per una presunta intimidazione nei confronti del consigliere Antonio Gentile, e l’assessore Claudio Spagna per la discordanza presente in due atti pubblici.
A sferrare l’attacco a Rizzoli è stato il capogruppo del Prc, Antonio Gentile, che supportato dall’intera minoranza consiliare ne ha chiesto la sfiducia per un'«intimidazione» subita durante una delle precedenti sedute.
In quell'occasione Gentile chiese spiegazioni riguardo la situazione della scuola d’infanzia Anna Frank e nella risposta il sindaco parlò di «procurato allarme» ma allo stesso tempo ammise, come spiegato dal capogruppo, che l’amministrazione era a conoscenza dei fatti.
«Se un consigliere comunale commette un errore se ne assume le responsabilità, quindi se ho commesso una violazione è giusto che l’amministrazione intraprenda azioni nei miei confronti – ha spiegato Gentile – ma se non ci sono gli estremi, visti i toni usati dal sindaco, ho tutto il diritto di tutelarmi come consigliere e come cittadino».
Rizzoli, dopo le «arringhe difensive» di gran parte dei consiglieri di maggioranza presenti, è passato al contrattacco dicendo che «Nessuno ha parlato di procurato allarme. Ho sempre detto, e lo ribadisco, che bisogna stare attenti a quello che si dice perché le parole hanno un peso, soprattutto in questa sala».
Dopo i numerosi interventi la mozione di sfiducia è stata respinta.
Successivamente è stato «messo sotto accusa» l’assessore Claudio Spagna per la discordanza nelle risposte date alle interrogazioni di Gentile riguardanti il numero di multe elevate attraverso l’uso degli speed check presenti a Rivarolo.
Sulla vicenda l’assessore è rimasto fermo sulle sue posizioni usando anche un pizzico di ironia: «Viste le tecniche utilizzate anche questa mozione andava inviata al prefetto, poi a Napolitano ecc. - ha dichiarato l’assessore -. Se Gentile pensa che io abbia scritto il falso allora sono il primo a dire «vada avanti», questo per dare ulteriore dimostrazione che quello che ho scritto corrisponde alla verità».
I componenti della minoranza hanno precisato, a più riprese, che non si contestava l’installazione dei dispositivi a Rivarolo ma la discordanza e la poca chiarezza nelle risposte date dall’assessore in merito al numero di multe.
Anche in questa occasione la maggioranza si è dimostrata particolarmente coesa, la mozione di sfiducia è quindi stata respinta.
Inviaci il tuo commento
Condividi le tue opinioni su Gazzetta di Parma