La popolazione colpita dal terremoto del maggio scorso in Emilia, Veneto e Lombardia, corrono il rischio di vedersi arrivare da un momento all’altro delle mega bollette per il pagamento di gas, luce e acqua: si parla di cifre che potrebbero aggirarsi intorno ai 7-8 mila euro per una famiglia media di 3-4 persone.
E' quanto denunciano due parlamentari delle zone terremotate, Luca Bellotti e Fabio Garagnani, che domani presenteranno un’interrogazione a risposta scritta al presidente del Consiglio, Mario Monti, affinchè proroghi la sospensiva scaduta il 20 novembre scorso di altri 24 mesi.
«Se il governo non interviene – ha dichiarato Luca Bellotti, nel corso di una conferenza stampa alla Camera – al momento l'unico dato certo è che il 20 novembre è scaduto il termine fissato dall’Authority per la sospensione dei pagamenti delle utenze. Virtualmente – ha aggiunto – già oggi potrebbero arrivare ai terremotati i conguagli 2011 che potrebbero essere davvero ingenti. Ora la palla è al governo che deve intervenire al più presto per consentire all’Authority di prevedere la possibilità di rateizzare i pagamenti e di dilazionare i termini».
Ad oggi l’unico documento a disposizione – hanno spiegato i parlamentari – è quello redatto dall’Autorità per l’Energia che tuttavia non è vincolante. Questo in teoria potrebbe significare che qualsiasi società di servizi potrebbe presentare agli utenti dei comuni terremotati la richiesta di pagamento dell’intero conguaglio oltre alle bollette in corso.
Nell’interrogazione i parlamentari sollecitano quindi il governo a regolare con una norma la questione confermando la sospensione per i 24 mesi, stabilimento la non applicazione degli interessi di mora e determinando la percentuale delle agevolazioni sul costo delle bollette. Quest’ultimo punto è importante perchè non necessita di una copertura finanziaria bensì una perequazione su tutti gli utenti italiani.
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Alex68
30 Novembre @ 08.38
qual'è la novità? siamo in Italia,o sbaglio?
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