Cristian Calestani
Orgoglio, commozione e tanta voglia di continuare a spendersi per la comunità. Questa l’atmosfera che si è respirata, nei giorni scorsi, alla Pubblica assistenza di Colorno in occasione del 105° anniversario di fondazione. Più di un centinaio di militi ha sfilato per le vie del paese - raccogliendo applausi spontanei da parte dei cittadini - per raggiungere il monumento ai caduti di piazzale Vittorio Veneto e per fare poi ritorno nella nuovissima sede di via Po, dove si è tenuta la cerimonia di premiazione di chi presta il proprio servizio da pochi mesi sino al record dei 37 anni di Lanfranco Curti, a cui sono andati come forma di riconoscenza un diploma di benemerenza e una medaglia d’oro.
Il cerimoniale di premiazione è stato preceduto da un emozionante filmato in cui, per immagini fotografiche raccolte dal segretario Francesco Frignani, si sono ripercorsi i 105 anni della Pubblica attiva nel territorio di Colorno, Mezzani e Torrile dal 1907. «I ringraziamenti ai volontari non saranno mai abbastanza - ha detto il sindaco di Colorno, Michela Canova -. In 105 anni è cambiato il nostro territorio e la nostra cittadinanza, ma quello che è rimasto inalterato è lo spirito di solidarietà che anima i militi».
Concetti sottolineati anche dal primo cittadino di Mezzani, Romeo Azzali («Qui si vede un territorio che lavora insieme e che va oltre qualsiasi logica di campanile») e dall’assessore di Torrile Claudio Spagna («Ogni volta che entro in Pubblica lo faccio in punta di piedi perché qui si fa qualcosa di veramente grande ogni giorno: qui si trova una forma di volontariato di grande livello»).
Alla festa hanno partecipato anche Luca Cantadori, in rappresentanza dell’Asl, e Giovanni Capece, coordinatore delle pubbliche assistenze.
«E’ un piacere essere qui - ha detto Cantadori - dove si sono mossi passi importanti per attivare un sistema di emergenza che è poi cresciuto negli anni e dove tuttora continua una presenza quotidiana affiancata dalla costante volontà di progredire».
Da Capece è arrivato invece un monito a ricordare che «quando agiamo non lo facciamo solo per noi o la nostra comunità, ma in senso più ampio per il futuro del nostro territorio».
L’intervento conclusivo della cerimonia è stato quello della presidente della Pubblica Simona Campanini. «Perseveranza, impegno e senso civico sono da sempre i valori che contraddistinguono i volontari. I tempi sono difficili, ma la Pubblica continuerà ad esserci nonostante la perdita di certi valori, che noi teniamo vivi, in una società che premia soprattutto l’individualismo» ha detto la stessa Campanini citando l’articolo 32 della Costituzione.
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