La vicenda è tremenda: crimini contro l'umanità. E' a questo che sarebbe associato - secondo quanto riportato dal Corriere della Sera - l'ordine di rintraccio internazionale da alcuni giorni a carico di don Franco Reverberi, il 70enne sacerdote sorbolese tornato da un anno nel paese natale dopo aver trascorso parecchi anni in Argentina. Parecchi anni tra cui quelli legati alla dittatura di Videla, quando il sacerdote aveva in cura la piccola parrocchia di Salto De Las Rosas, vicino a San Rafael e fu nominato - per due anni - cappellano militare con il grado di capitano.
E' a quel periodo che rimandano le indagini della procura federale di San Rafael, che pochi giorni fa ha ordinato l'arresto di 35 persone tra ex militari e agenti dei servizi segreti che avrebbero ordinato, coperto ed eseguito sequestri, torture e omicidi. Secondo alcuni testimoni era don Franco il prete che avebbre assistito alle torture senza mai denunciarle. Ma lui nega e si difende con forza: "Io non c'entro. Ho sempre detto la verità: non ho mai saputo niente delle torture. Tanto più che gli episodi riportati si riferiscono al 1976, mentre io ero cappellano nel 1980. Sembro uno che stava coi torturatori di Videla?". In effetti nessun giudice ha ancora stabilito che fosse effettivamente don Reverberi il sacerdote riconosciuto da alcuni uomini torturati. Al momento restano solo sospetti. E una foto segnaletica tra i ricercati dell'Interpol.
Oggi don Franco . sotto assedio di taccuini e telcamere - non ha voluto parlare coi giornalisti e si è "barricato" in canonica. A parlare - e a prendere le sue difese - è il parroco di Sorbolo don Montali: "E' sereno perchè sa che questa storia non lo riguarda. E' qui da noi per problemi di salute ma la sua intenzione era quella di ritornare in Argentina".
VIDEO - Don Franco non parla ai cronisti: guarda il servizio del Tg Parma
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medioman
19 Dicembre @ 08.43
Senti, professorone, hai una pallida idea di quanto è grande l'Argentina? Circa dieci volte l'Italia. Secondo la tua tesi, anche noi italiani, vivendoci a poche ore di aereo, dovremmo essere stati coinvolti nei conflitti balcanici (serbia, bosnia, kosovo). Anche noi italiani abbiamo "bande armate" (chiamale mafia, n'drangheta o come preferisci) che ammazzano donne incinte, sciolgono persone nell'acido, e non hanno nemmeno l'accortezza di sedarle prima. Anche in Italia ci sono stati "religiosi" coinvolti; embé? Questo significa che tu, in quanto italiano, debba essere considerato un delinquente?
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marco
19 Dicembre @ 05.52
Mi arrendo. Parlare con chi non conosce la storia è inutile. Se non sai nulla delle vicende dell'isola del silenzio (detenuti politici, futuri desaparecidos nascosti al controllo di autorità internazionali grazie all'aiuto della chiesa), le coperture delle gerarchie vaticane, chi era il cardinale pio laghi e quanto fosse stimato dai papi. Se non sai nulla di una dittatura che arrivava a far partorire ragazze arrestate gravide prima di ucciderle gettandole sedate dagli elicotteri in mare per poi affidarne i figli a coppie sterili con lui militare o dirigente allineato con la dittatura (una tragedia che riguarda un grosso numero di casi in questi anni, vicende realmente strazianti) e del silenzio di una chiesa consapevole e SCHIERATA è inutile e la chiudo qua. E' come se io mi mettessi a discutere di gioco a zona con un uomo medio italiano. Infatti non lo faccio.
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medioman
18 Dicembre @ 19.13
@demianlee: mi pare che sia tu, ad andare "off topic". Che c'entra la Chiesa (intesa come comunità religiosa) con un eventuale prete presunto delinquente? Poco tempo fa', fu arrestato il segretario di un circolo PD romano, con l'accusa di essere uno stupratore seriale; secondo te, io dovrei dire che il PD è una congrega di stupratori? Io ho dato la mia opinione su questo fatto specifico, sulla base delle mie conoscenze. Mi pare che tu stia dimenticando che, a livello mondiale, ci sono altre religioni ben più "presenti" ed "influenti" di quella cattolica. Stammi bene.
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marco
18 Dicembre @ 18.20
@medioman (nomen omen) Dev'essere una curiosa sindrome quella per cui, quando si palesano le vergogne, in questo caso della chiesa, o in un recente passato quelle di un vecchio ambiguo come berlusconi, i difensori di turno tirano fuori la cina, cuba, l'unione sovietica o le brigate rosse (dando per scontato e sbagliando di avere a che fare con dei trinariciuti) senza dimenticarsi di inserire nel discorso pure la criminalità comune, che c'azzecca in questo caso come come il parmigiano sulle cozze (dando curiosamente per scontato pure in questo caso che gli interlocutori siano simpatizzanti di ladri, stupratori e accozzaglia varia). Pensiero debolissimo.
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medioman
18 Dicembre @ 12.47
@federica: hai tutta la mia solidarietà. Questi "professoroni" che leggono tanto, non si rendono conto che, vista dall'estero, l'Italia è uno dei Paesi più pericolosi al mondo. E' in Italia che, tutti i giorni, avvengono furti, scippi, rapine, sparatorie, donne ammazzate, omicidi stradali. Sanno "tutto" di certi regimi dittatoriali, che hanno provocato tante vittime, ma si "dimenticano" che esistono Paesi, come la Cina, dove vengono "regolarmente" ammazzate migliaia di persone tutti gli anni. Ma, naturalmente, per loro la colpa è del Vaticano, e dei suoi rappresentanti. Buona giornata!
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