Ormai la maggior parte della popolazione di Vestola è all’esasperazione: «Chiediamo che vengano rispettati i nostri diritti da cittadini», ripetono in continuazione.
Negli ultimi giorni infatti, dopo che l’argomento era stato dibattuto per anni, durante i quali avevano espresso la loro forte contrarietà, tutto sembra rimesso in gioco. Si tratta del progetto della cava di Vestola, argomento che sembrava chiuso e che il Tar, con l’ultima sentenza a favore del ricorso di Giacomo Araldi, ha riaperto, portando a Corniglio un commissario ad acta con il compito di adottare il Piano di attività estrattive comunale (Pae), adottato nel 2007 dall’amministrazione Pellegri e revocato dall’amministrazione De Matteis.
«Qui si tratta di tutela del territorio e dei diritti dei cittadini - osserva Bruno Monesi -. Ci chiediamo come sarebbe possibile aprire una cava a pochi metri dalle case, con conseguenti problemi di rumore e polvere. E poi la viabilità»....L'articolo completo sulla Gazzetta di Parma
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