Dalla Regione in arrivo un contributo di circa 140 mila euro per il recupero del podere Millepioppi a San Nicomede come sede dell’ente Parco dello Stirone e per ospitare attività didattiche e ricreative per le scuole. Il contributo rientra nei progetti per la sicurezza urbana e la lotta all’infiltrazione mafiosa in Emilia-Romagna per i quali la Regione ha stanziato complessivamente un milione e 279 mila euro. In tutto sono 46 gli accordi per la promozione della legalità, la prevenzione dell’infiltrazione mafiosa, il recupero dei beni confiscati, la sicurezza urbana e la polizia locale. Il podere Millepioppi era stato sequestrato oltre dieci anni fa dall’Agenzia del Demanio ai proprietari in base alla legge che prevede la confisca dei beni alla mafia, e affidato al Comune di Salso che lo aveva a sua volta destinato al Parco dello Stirone. Già da qualche anno ospita il Centro di recupero animali selvatici «Le Civette» e in futuro è destinato ad ospitare anche la sede operativa e didattica del Parco. Il costo totale del progetto ammonta a 200 mila euro, di cui appunto 140 mila di contributo regionale. Sono stati approvati per il 2013 in tutta la regione 34 progetti sulla sicurezza mentre sono 12 le iniziative in attuazione della legge regionale 3/2011, che prevede misure a sostegno della cultura della legalità e per la prevenzione dei fenomeni mafiosi, nonché per il recupero dei beni confiscati, fra cui appunto il podere di Salso da attuarsi tramite protocolli di collaborazione con Enti locali, scuole e università. «Pur nella difficile situazione in cui versano gli enti locali, la Regione non abbandona il suo impegno - sottolinea la vicepresidente e assessore alle politiche per la sicurezza Simonetta Saliera - per essere a fianco delle città, del sistema educativo, delle forme organizzate della comunità per favorire la sicurezza nelle nostre città, migliorare l’efficienza della Polizia municipale, prevenire e contrastare i fenomeni, sempre più presenti, di espansione delle mafie nel nostro territorio. Al percorso consolidato da tempo in materia di sicurezza urbana e Polizia locale si affianca, dallo scorso anno, anche un intervento capillare e diffuso sul territorio per fronteggiare la nuova emergenza costituita dalle presenze del crimine organizzato e mafioso».
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