Elio Grossi
E’ calato il sipario, con l'Epifania, su «Bazzano il paese dei presepi»: settima edizione e settimo inaspettato successo. Gli organizzatori - Pro loco di Bazzano e gruppo culturale «Il Camino» - hanno stimato che dovrebbero essere state raggiunte le 16 mila presenze di visitatori: mille in più rispetto alla sesta edizione. Anche quest’anno la tradizionale rassegna era stata preceduta dalla cerimonia dell’accensione. Ma soprattutto era stata preceduta da un grande gesto di generosità a favore dei terremotati: infatti la stessa sera, il 15 dicembre scorso, nella pieve di Sant'Ambrogio, erano stati consegnati, dal sindaco di Neviano Garbasi agli amministratori di Medolla, 4.700 euro che rappresentavano il ricavato ottenuto, durante l’intera estate, in tutto il territorio nevianese, nelle più svariate iniziative e da tutti gli enti presenti sul territorio. E anche la generosità è diventata contagiosa. Perché il giorno dopo sono cominciate le visite ai presepi con un ritmo quasi vertiginoso e aumentando di giorno in giorno. Con un picco, sempre stimato, di circa 2000 presenze nella sola giornata del 30 dicembre. Anche i presepisti, di Bazzano e di fuori, sono passati da 170 dello sorso anno ai 180 di questa settima edizione. Numerose comitive sono arrivate persino da paesi fuori provincia e fuori regione come da Mantova e Bergamo. Moltissimi i visitatori da Modena, Reggio, Bologna e Finale Emilia. Gli organizzatori sono particolarmente grati agli espositori che, con ammirevole generosità, ogni anno, tutta la famiglia, al completo, prepara la propria Natività esterna a illuminata, e ogni anno escogita qualche cosa di nuovo rispetto alle passate edizioni. «Sono stati loro l’anima di questo successo - hanno sottolineato gli organizzatori -. Senza di loro noi non avremmo fatto niente. E ci commuove anche il loro numero che, ogni anno, va crescendo, passando dai 29 presepisti della prima edizione ai 180 dell'ultima edizione. In questi giorni stanno riponendo in soffitta le statue in attesa dell’ottava edizione». Anche i visitatori hanno avuto tutti parole di congratulazioni e di ammirazione. Moltissimi sono stati i bambini e i ragazzi, assieme ai genitori, che si sono soffermati a lungo davanti a Gesù Bambino: a volte si trovava in una mangiatoia con la paglia, il bue e l’asinello; altre volte collocato dentro gli anelli del logo dei Giochi olimpici a significare a che il presepe è una tradizione in tutto i cinque continenti.
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