Sfileranno a Bologna tra un mese esatto, il 15 febbraio, sotto il palazzo della Regione Emilia Romagna con un gregge di pecore cornigliesi, antica razza della montagna parmense, per dire 'nò alla fusione di diversi Comuni montani sotto un’unica amministrazione, con capoluogo Borgo Val di Taro.
La protesta è capitanata dal sindaco di Berceto, Luigi Lucchi, contro la legge regionale che incentiva l’accorpamento dei piccoli Comuni e che in provincia di Parma interesserà tutte le amministrazioni della montagna Ovest.
Oggi Lucchi e i sindaci di Albareto, Valmozzola, Bardi e Corniglio hanno incontrato il prefetto di Parma, Luigi Viana,
consegnandogli una lettera dove si afferma l’incostituzionalità della legge regionale; il prefetto ha promesso di trasmetterla al ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri.
Berceto voterà il 24 e 25 febbraio per il referendum consultivo sulla fusione dei Comuni. Al voto potranno indirettamente partecipare anche i non residenti, italiani e stranieri legati alla località: Lucchi ha approntato un seggio anche alla Berceto Foundation di New York.
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