Simona Gonzi
Sono stati i cittadini i primi a segnalare al Comune la presenza di anomali affossamenti nei terreni nella zona compresa tra Roccabianca e Stagno. Altre segnalazioni sono arrivate, nel giro di pochi giorni, anche all’associazione di Protezione civile «Roccabianca per il Po» e, visto il numero dei casi riportati, le verifiche sono partite con una certa tempestività.
«E’ stato difficile interpretare cosa si stava verificando in quei campi - ha spiegato Vincenzo Balestrieri della Protezione civile -. Dai primi sopralluoghi eseguiti quei buchi, di una profondità di circa un metro e venti e due di diametro, potevano far pensare che qualcuno avesse semplicemente sradicato degli alberi. Proseguendo nelle verifiche ci siamo resi conto che si trattava di qualcosa di diverso e insieme all’Amministrazione comunale abbiamo preso contatto con l’Aipo per sottoporre il caso». L’Agenzia interregionale per il fiume Po ha effettuato le prime verifiche a inizio gennaio ma per sapere cosa si sta verificando con precisione in quei terreni bisognerà attendere ancora. Gli studi sono tuttora in corso e l’attenzione è rivolta a cercare di comprendere con precisione la natura geologica di questo fenomeno. «La nostra priorità è avere uno studio preliminare che ci permetta di capire esattamente la portata del fenomeno - ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica e alla Protezione civile, Bruno Pezzini -. Grazie alle segnalazioni dei cittadini che come sempre si rivelano preziose per il nostro lavoro di amministratori, abbiamo subito segnalato la problematica all’ente preposto. Abbiamo constato che alcuni dei buchi sono in prossimità dell’argine maestro, e vogliamo prevenire un eventuale rischio di instabilità delle sponde fluviali. E’ per questo che stiamo lavorando in stretta collaborazione con l’Aipo al fine di avere un quadro dettagliato della situazione e attuare con tempestività eventuali misura di sicurezza. Al momento, comunque, mi sento di rassicurare tutti gli abitanti della zona».
Inviaci il tuo commento
Condividi le tue opinioni su Gazzetta di Parma