Primarie del Pd per la scelta del candidato sindaco: nei giorni scorsi era circolata la voce che fra i papabili aspiranti candidati ci potesse essere anche Francesco Zanaga, attualmente membro del direttivo locale del Pd. E’ lo stesso Zanaga a chiarire la sua posizione.
E’ intenzionato allora a candidarsi?
«No».
Perchè?
«Fare il sindaco della propria città è il mestiere più bello del mondo, ma richiede dedizione totale che al momento per gli impegni professionali e familiari non posso garantire. Partecipare per ottenere ticket e «premi di consolazione» non mi interessa».
Nei mesi scorsi era stato il primo a chiedere le primarie: è «soddisfatto» che alla fine il Pd abbia raggiunto questo traguardo?
«A chi dice che le primarie sono la strada per chi vuole trovare facile visibilità e creare fratture all’interno del partito rispondo che i fatti dimostrano il contrario. Le primarie sono il primo elemento di discontinuità con le scelte del passato; i cittadini chiedono proposte concrete e se, come auspico, questo percorso sarà contraddistinto da una forte apertura a tutte le realtà della città, avremo raggiunto il traguardo».
Durante le ultime amministrative, volontariamente era voluto rimanere fuori dai giochi elettorali, non candidandosi in nessuna lista, ma la sua attenzione per la città non è mai venuta meno: quali sono le priorità in questo momento per la città?
«Essere vicini alle famiglie e alle imprese del territorio significa comprenderne le esigenze e lavorare per portare soluzioni. Nelle famiglie si lavora in due e per lo più lontano da Salso, occorrono agevolazioni ed efficienza per i servizi all’infanzia e le giovani coppie. Imu, tarsu e una stagione invernale sempre più difficile fanno perdere il sonno a chi ha delle attività: per le imprese la parola d’ordine è resistere. Necessitano di una macchina amministrativa semplice, tempestiva, servono agevolazioni per l’accesso al credito, fondi di garanzia, detrazioni fiscali, mentre non servono la tassa di soggiorno, le agenzie di sviluppo territoriale o altri carrozzoni a spese del pubblico (penso alle varie Società d’area, Wtc ). Il Psc va adeguato alle esigenze di oggi per disegnare la strategia di sviluppo della città. Dobbiamo uscire dall’isolamento accelerando la conclusione della tangenziale con la realizzazione del raccordo di Vaio. Dobbiamo costruire un percorso di sviluppo integrato sul territorio Salso-Fidenza con molta attenzione per il comparto di Tabiano».
E sulla questione terme?
«Come ho detto più volte è necessario liberare la città dalla commistione fra politica e gestione delle aziende termali. Prima di essere eletto in consiglio comunale non sapevo nulla dei conti di Terme, nei 5 anni da consigliere non sono stato messo nelle condizioni di saperne molto di più. La questione va affrontata nel merito dei numeri e con grande attenzione per la situazione dei dipendenti, di cui la politica ha la responsabilità e ai quali occorre dare risposte chiare sul loro futuro.
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