Cristian Calestani
Valentina accetta l’offerta di aiuto di Roberta Bruzzone. La sorella di Florentina Nitescu, con un messaggio inviato dalla Romania al nostro sito internet gazzettadiparma.it, fa sapere di essere disposta ad avvalersi dell’aiuto dell’esperta psicologa forense e criminologa Roberta Bruzzone che ha già fornito la sua collaborazione in altri casi di scomparsa tra cui anche quello di Sarah Scazzi, al quale tra l’altro è dedicato il suo ultimo libro «Segreti di famiglia – Il delitto di Sarah Scazzi» presentato dalla Bruzzone domenica scorsa a Salsomaggiore Terme.
Proprio nella cittadina salsese, nel corso del festival letterario «Diciotteventi», la Bruzzone aveva rivelato alla Gazzetta di conoscere la vicenda di Florentina e di essere disponibile, qualora le fosse stato richiesto, ad aiutare la famiglia nelle ricerche. Un’offerta di aiuto che ha subito trovato la disponibilità di Valentina, la sorella della 33enne romena scomparsa da Albareto nella notte tra il 24 e il 25 gennaio scorsi. «Signora Roberta – scrive Valentina dalla Romania – la prego con tutto il mio cuore di aiutarmi per sapere la verità su mia sorella, sparita ormai dai sei mesi durante i quali non ho ricevuto più nessun messaggio o qualsiasi segnale da lei. Voglio sapere la verità, voglio sapere chi l’ha uccisa» torna a ripetere Valentina, dimostrando di aver ormai perso qualsiasi speranza di ritrovare in vita la sorella.
Il compleanno di Florentina
«Tra pochi giorni, l’11 luglio, – continua ancora Valentina nel suo messaggio – Florentina compirebbe 34 anni, ma purtroppo non sappiamo più nulla di lei dal 25 di gennaio. Non può essere andata via così, senza più farsi sentire, lasciando il suo piccolo. Vi prego ancora di aiutarmi – conclude Valentina rivolgendosi in generale anche ai media e agli inquirenti – per sapere la verità su mia sorella. Chi è colpevole della sua morte deve pagare». Ora dunque un aiuto in più, soprattutto sul piano psicologico e morale ma non solo, potrebbe arrivare dalla disponibilità della Bruzzone. «Se il mio intervento può essere d’aiuto – aveva sottolineato la criminologa domenica a Salso - io sono pronta a mettere a disposizione di Valentina la mia esperienza». Nella cittadina termale la Bruzzone aveva inoltre sostenuto la tesi secondo cui Flori non può essere scomparsa di sua spontanea volontà ed aveva indirettamente puntato il dito contro il compagno, Paolo Devincenzi. «Era una donna legata alla famiglia e al proprio bambino – aveva affermato la criminologa - Inoltre ad Albareto era benvoluta e si sentiva serena, conducendo all’apparenza una vita normale essendosi integrata con la popolazione e il territorio». Vi è un insieme di elementi che spegne l’ottimismo secondo la Bruzzone, ad iniziare dal tempo trascorso tra la scomparsa e la denuncia presentata alle autorità dal compagno e dal fatto che Florentina si sarebbe allontanata da casa portando con sé solo i documenti, la borsetta ed una borsina da viaggio con un paio di cambi: poche cose per chi è realmente intenzionato ad andare lontano. A rendere debole l’ipotesi dell’allontanamento volontario, secondo la Bruzzone, anche l’assenza di tracce di transazioni economiche o attività volontarie riconducibili alla 33enne.
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