Beatrice Minozzi
Non si conosce ancora l’origine dell’incendio che ieri ha rischiato di devastare la stazione ecologica di Palanzano.
Catastrofe sfiorata
Quel che è certo è che solo pochi minuti in più sarebbero bastati alle fiamme, che si sono originate da un cumulo di sterpaglie ammucchiate all’esterno della stazione, per incenerire la discarica che si trova a poche decine di metri dall’ingresso del capoluogo, a monte della piscina comunale.
Indagini
A stabilire se si tratti di un rogo di origine dolosa oppure colposa saranno i carabinieri della locale stazione, intervenuti sul posto per i rilievi del caso. A lanciare l’allarme è stata un’automobilista che transitava sulla strada provinciale Massese, a valle della discarica. E’stata lei a notare per prima le fiamme altissime che si stavano sviluppando dalla discarica. Allarmata ha immediatamente allertato il vigile municipale ed un passante, che per primi sono intervenuti sul posto ed hanno cercato di domare l’incendio.
Pronto intervento
Le fiamme avvolgevano il cumulo di rami, foglie e residui di potature, depositate dagli utenti durante la settimana per poi essere portate via nelle giornate stabilite. Il fuoco, però, aveva già iniziato a sciogliere la rete di plastica che delimita la struttura, e si stava dirigendo minaccioso verso la casetta di legno all’interno della stazione ecologica e i depositi di carburanti, oli esausti e batterie. Materiali estremamente infiammabili, che avrebbero provocato un incendio di dimensioni enormi se il pronto intervento del vigile e di un altro passante non avesse scongiurato il peggio.
Con l’ausilio di secchi e canne i due hanno iniziato a domare le fiamme, che poi sono state quasi completamente spente quando un palanzanese ha messo a disposizione la sua autobotte piena d’acqua. In pochi minuti sono poi giunti sul posto i carabinieri di Palanzano ed alcuni operai comunali, mentre da Langhirano sono partiti i Vigili del Fuoco, che hanno lavorato a lungo per mettere in sicurezza la zona.
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