Munito di sega, martello e attrezzi da scasso ha cercato di fare man bassa di manufatti in bronzo e rame dalle lapidi nel cimitero di Gualtieri, nella Bassa reggiana. Ha cercato di impadronirsi anche del calco realizzato sul volto del pittore Antonio Ligabue dall’artista Andrea Mozzali subito dopo la sua morte e sistemato sul loculo. Protagonista un 50enne del paese, ignaro che si trattasse proprio della lapide di Ligabue. L'uomo - che secondo le accuse voleva "solo" rubare il rame - è stato scoperto e denunciato dai carabinieri per furto aggravato.
Prima di allontanarsi dal cimitero, l'uomo ha nascosto la sacca con gli attrezzi da scasso e parte della refurtiva già asportata da altre lapidi, in un cespuglio dove contava di “recuperarla” in un secondo tempo. La sacca con il contenuto è stata però trovata dagli addetti del cimitero che hanno segnalato il raid ai carabinieri.
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fabrizio
17 Settembre @ 09.53
Lavori forzati please---altro che denuncia.vilipendio e furto sacrilego..sempre peggio
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