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Le frane e la Montagna che non si arrende: via ai lavori di ripristino della Musiara Superiore-Schia

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ELIO SPAGGIARI
25 Settembre @ 18.47
Carissimo Mari, il concetto di CONDIVISIONE DEL RISCHIO é tra i fondamenti delle moderne società civili. Il rischio di incorrere in una calamità geometeorologica, la malattia, l'ignoranza, la vecchiaia vengono condivisi dai membri di una società che sono chiamati, PROPORZIONALMENTE alla propria capacità contributiva ad una sorta di assicurazione sociale che si estrinseca attraverso la ricostruzione di quanto distrutto dalle calamità, l'istituzione dei servizi sanitari, scolastici e le indennità di vecchiaia. Non ha significato accollare alle popolazione della montagna l'onere della ricostruzione secondo lo stasso principio secondo cui non è richiesto al malato il contribuire maggiormente al servizio sanitario. Cordiali saluti Elio Spaggiari, medico.
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lone68pr
25 Settembre @ 15.35
@ the Mari: sai che bacino politico ambito, i residenti e votanti in montagna saranno sì e no un quarto rispetto al resto della provincia! Cosa insinui, che chi vive in montagna vive di assistenzialismo? Se sapessi cosa vuol dire vivere e lavorare in montagna non faresti simili insinuazioni polemiche ed offensive. E mi limito qui, altrimenti potrei diventare pesante. Taci, che fai una figura migliore.
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GABRIELE
24 Settembre @ 22.43
io vorrei capire chi è che non si arrende??? la montagna o tutti noi che continuiamo a finanziarla ? E quelli che la vivono e che ci lavorano e che con la montagna ci g guadagnano , contribuiscono ? e se si in che modo? Non è polemica, ma interesse a sapere come stanno le cose. visto che si dice da sempre che a forza di contributi pubblici la montagna è sempre stata un bacino di voti molto ambito... grazie se mi vorrete informare un po meglio
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Maria Elena
24 Settembre @ 12.59
Speriamo che finiscano i lavori prima dell'inverno... se no con neve e ghiaccio sarà una bella impresa salire a schia passando da tizzano.
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