Lui operaio, lei impegata. Colleghi in un'azienda dell'Appennino parmense, fino a quando lui, un giorno della primavera scorsa in cui i due erano rimasti soli in ufficio, si era seduto vicino a lei e aveva iniziato a molestarla.
Prima ci sono stati dei palpeggiamenti. Poi, dopo aver inseguito la donna che tentava di fuggire, l'aveva bloccata e trascinata nell'antibagno, dando vita ad ulteriori abusi.
Ora, per il protagonista della squallida e violenta storia (un romeno di 30 anni) è arrivato il patteggiamdento, a 2 anni con pena sospesa, per abusi sessuali e lesioni. L'uomo dovrà anche pagare 3mila euro di risarcimento, più altri 5mila alla ditta.
Sesso violento: gli ultimi casi di cronaca
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Puzzi
25 Settembre @ 13.25
Di fronte ad un fatto così sconcertante dovremmo dire soltanto una parola: Perché? Erigere barricate fra quelli "di sinistra" e quelli "di destra", oltre ad essere anacronistico fin dai tempi di Giorgio Gaber, è oltremodo stupido se si pensa che sinistra e destra vanno a braccetto da decenni quando si tratta di garantire impunità ai delinquenti. Agli scarsi di memoria ricordo che fin dal primo condono di Mastella, seguito da altri otto, gli unici che votano contro a questi regali ai criminali sono la Lega, IDV, M5S, insomma, la vera opposizione, non quella finta. A chi accosta la Costituzione alle violenze sessuali ed all'impunità garantita ai criminali da decisioni sbagliate dei Giudici dico di vergognarsi a fare questi paragoni. Le due cose non hanno alcun legame. Come sempre il problema è che MANCA LA CERTEZZA DELLA PENA. E smettiamola coi soliti luoghi comuni: il PATTEGGIAMENTO NON E' OBBLIGATORIO. Il giudice può decidere di celebrare il processo, negando i benefici conseguenti al patteggiamento. Così come sulla SOSPENSIONE condizionale della pena ci sarebbe molto da dire. Il periodo di pena detentiva comminato dal Giudice è il risultato ultimo di una sommatoria fra aggravanti ed attenuanti dove il margine discrezionale del Magistrato è MOLTO AMPIO. Non si sa come, ma l'esito è quasi sempre sotto ai tre anni. Forse perché questo è quel che chiede il Ministro di Giustizia e, da non trascurare affatto, la CEI ? Eh si, è proprio così. Adesso la ditta si trova di fronte ad un bivio: licenziare il criminale o costringere a licenziarsi l'impiegata. Vedremo chi riceverà il "premio"
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Federico
25 Settembre @ 11.30
Non potranno nemmeno licenziarlo, pensa che goduria la ragazza al rientro al lavoro. Tristèsa.
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Lingotto
25 Settembre @ 11.24
do un aiutino ancora maggiore: è basso e diversamente onesto :-) …cmq dare la colpa alla sinistra, quando la destra tutta ha votato compatta i numerosi provvedimenti "ad cialtrones", ha francamente stancato…wolf ripassati la storia recente e possibilmente smetti di leggere Sallusti che ti fa male
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dd_77
25 Settembre @ 09.51
@ Danilo63: prosegui pure il discorso arrivando a fare il nome di quel politico per cui questa legge era stata creata e fatta entrare in vigore, per chi era questo salvacondotta? do un aiutino a quei bravi commentatori simpatizzanti di CasaPound, non era uno straniero.
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andrea
25 Settembre @ 08.50
L'Italia è "l'unico paese al mondo" che per contrastare l'affollamento delle carceri cerca di tenerle sgombre a forza di pene sospese...come la discoteca....entri solo in lista e se è già piena vieni rimbalzato!!!!! un politico di media intelligenza dovrebbe riuscire a capire che la soluzione al problema non è questa. Ormai siamo diventati una barzelletta per l'Europa e per il mondo intero...
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