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Puccini: il tema di Anna S.

25 Luglio 2014 - 15:16
L'intervista
Martedì 4 marzo, nella nostra classe dell’ I. C. “Puccini” è stato invitato Giuseppe Milano, noto giornalista e coordinatore di RADIO - TV PARMA. Milano è un uomo colto, è sposato con 2 figli; toscano di origine (più precisamente di Firenze) ma parmigiano “d’adozione”. E’ anche scrittore di libri ed è venuto in classe per farsi intervistare da noi. Giuseppe Milano è un giornalista professionista che, come aveva detto il prof. Campanini, è un giornalista che deve fare un esame di Stato per diventare professionista. Milano, a riguardo, ci ha raccontato che l’esame si svolge a Roma ed una cosa importante alla quale si deve prestare molta attenzione è quella di stare dentro ai tempi prestabiliti e anche dentro ad alcuni spazi: ciò serve al futuro giornalista, per fargli capire che un articolo, in questo caso il tema, deve essere scritto con parole d’effetto e frasi brevi.
Incominciando l’intervista, abbiamo chiesto come fosse la sua vita fuori dal lavoro e lui ha risposto: “La mia vita fuori dal lavoro è normalissima ma ci tengo a precisare che io non sono MAI fuori dal lavoro! Uno scoop importante può arrivare da un momento all’altro e potrebbe essere proprio quello scoop a farti avere dei successi nella tua carriera”. Detto questo ci siamo incuriositi e abbiamo chiesto molte cose, per esempio come sia nata questa passione e se prima di fare il giornalista avesse pensato a qualche altro lavoro e ha risposto che la sua passione è nata una sera mentre era con i suoi amici, provando a parlare in radio per scherzo; poi l’ha trovato divertente piacevole, quindi ha continuato fino ad arrivare ad oggi; all’altra domanda ha risposto con un bel “Sì”,n dicendo che gli piace molto l’architettura ma che adesso è orgoglioso dei suoi risultati.
Successivamente gli abbiamo chiesto per quali giornali avesse lavorato o collaborato e quale consiglio poteva dare ai giovani che vogliono intraprendere la sua strada: ha risposto che ha collaborato per la Stampa e per la Repubblica e che ha lavorato e lavora tuttora per l’A.N.S.A (Agenzia Nazionale Stampa Associate, come ci aveva spiegato il prof. Campanini); dice che un consiglio per i giovani potrebbe essere quello di leggere molto e di interessarsi un po’ di più a quello che succede intorno a loro.
Inoltre gli abbiamo chiesto se si deve essere obiettivi o personali e gli abbiamo anche chiesto se sia più facile lavorare in TV, quindi per il mondo televisivo, o per il giornale… Milano ha risposto che nel giornalismo si deve essere molto obiettivi, perché non va bene scrivere qualcosa di soggettivo in un articolo (quando scrivi un articolo, ci ha spiegato il prof. Campanini, devi essere curioso, preciso, devi sempre verificare le notizie che ti arrivano e devi sempre chiederti chi, cosa, quando, perché e dove sia successa quella cosa); per la seconda domanda ha detto che non poteva rispondere, perché sono due cose completamente diverse e quindi non puoi esprimere un giudizio, perché non c’è proprio paragone.
Come ultime domande gli abbiamo chiesto cosa si prova a stare davanti a una telecamera ed essere visto da migliaia di persone e cosa cambierebbe se tornasse indietro nel tempo: Milano ha risposto che stare davanti alla telecamera e parlare a migliaia di persone è molto, molto emozionante ma bisogna dare il meglio di sé in tutto e per tutto!
Se tornasse indietro preferirebbe scrivere sul giornale e non stare davanti alla TV, perché è vero che lavorando negli studi televisivi si diventa famosi, ma con il passare del tempo si viene dimenticati; invece chi scrive un articolo sul giornale non può essere dimenticato, perché il suo nome rimane lì e non viene cancellato.
Alla fine, da questa intervista è uscito fuori l’animo gentile e sicuro di sé di Giuseppe Milano, che speriamo non cambi mai!
Questo è tutto per “Il quotidiano in classe”.
Anna S.
2^A Puccini di Parma
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