Una «ferrea disciplina nel lavoro», «l'entusiasmo per la cultura fatta da uomini di gran talento e magari i poco conosciuti» e «un’educazione basata sul grande rispetto per il prossimo». Sono questi, spiega Carlo Verdone, alcuni dei maggiori insegnamenti che gli ha trasmesso il padre Mario. Il regista traccia un ritratto del genitore, studioso e critico, sulla rivista culturale "Il lettore di provincia" (giugno-settembre 2008), in uscita domani.
La pubblicazione, in occasione dei 90 anni di Mario Verdone, attraverso saggi di studiosi provenienti da diverse università (fra le quali Parigi, Berlino, Roma, Parma, Milano, Torun, Londra) scandaglia gli anni giuridici da lui trascorsi con Norberto Bobbio a Siena, sotto la guerra; le prove letterarie incoraggiate da Alberto Savinio; gli studi sul teatro e sul cinema a quello sul Futurismo. Tra gli scritti anche quello dell’altro figlio, Luca: «L'aspetto serio e distaccato di papà - spiega – non di rado nasconde anche una sensibilità fanciullesca che si rivela nelle sue raccolte di poesie».
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