«Vorrei fare la conduttrice in futuro. Magari in un varietà. Ho 25 anni e comunque fino ai 35 c'è tempo: prima dei 35 forse non ne avrei l'autorità». Ecco i progetti di Michela Coppa: crescere sul piano professionale finché un giorno quella che fu una semplice Letterina potrebbe diventare un'affermata conduttrice tv.
Michela Coppa ha parlato di sé, dei suoi progetti, ma anche del passato, persino della sua parmigianità, in un'intervista a «Mattino Cinque» di oggi. Nel corso del programma mattutino condotto da Barbara D'Urso, il giornalista Claudio Brachino ha dialogato per qualche minuto con la showgirl parmigiana. Ha parlato dei suoi inizi nel mondo dello spettacolo. A scuola le piacevano le materie scientifiche più di quelle umanistiche. Ha partecipato al concorso di Miss Italia, «anche se non mi ha dato molto, devo dire». Poi l'approdo nel mondo televisivo: tre edizioni come Letterina di «Passaparola» e nel 2006 il salto alla «Corrida», come valletta di Gerry Scotti. «Un aggettivo per definire Gerry?», le chiede Brachino. Michela ci pensa su, poi non ha dubbi: «Un maestro!... Ah, non è un aggettivo? (ridendo, ndr)».
Brachino lancia poi una serie di filmati su Michela Coppa. Prima spezzoni della «Corrida», dove la valletta accompagna i concorrenti. «A volte devo fare la crocerossina - spiega Michela -. Alcuni vanno via felici, altri pensano di non essere stati capiti, di non avere fatto del loro meglio e io cerco di farli parlare. Non è che si deprimono... ma qualcuno ci rimane male: il suono di fischi e tamburi è molto forte (quando il pubblico non gradisce l'esibizione, ndr)».
Dopo la «Corrida», ecco i filmati dei provini di una Coppa ancora sconosciuta. Ecco Michela in un costume a due pezzi: «Ho vent'anni, vengo da Parma, nel 2001 ho partecipato a Miss Italia. Sono arrivata sedicesima (si sente una risata fuori campo, ndr) però sono Miss Parma». Poi le inquadrature: vari primi piani, a figura intera, ancora sorrisi e pose con i capelli tirati su. Le chiedono la differenza fra i termini “parmigiano” e “parmense”. «Parmense è... della Bassa, invece io sono proprio di Parma. Non so nulla di dialetto, tranne “ma co vot”, “ma co sit”...». Tornata in studio, Michela conferma: la sua famiglia è parmigiana “del sasso”, è in città da due generazioni.
Durante la conversazione emergono i desideri di Michela per il futuro: diventare una conduttrice, magari in un varietà, nel giro di una decina d'anni. Non mancano i progetti più immediati: dopo la «Corrida», dal 4 aprile fino a luglio Michela sarà con Davide Mengacci a «Cuochi senza frontiere», su Rete4. «C'è anche un progettino mio - aggiunge con un grande sorriso, in chiusura -. Il sito Michelacoppa.it, dove ci sono dei video e rispondo ai lettori. È partito come un gioco ma va avanti bene».
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