Più che un film «d’amore», questo è un film «sull’amore»: e sì, c’è differenza. Perché riguarda il desiderio, ma anche la sua ombra. Il fantasma di un’ossessione, lo spettro, carnale ma evanescente, del fiore che non riusciamo a cogliere. Preso il la da una fonte d’ispirazione «alta» (Dostoevsky), James Gray, dopo tre noir lacerati e molto simili tra loro, cambia improvvisamente registro (anche se il «mood» resta il medesimo), girando una suggestiva commedia drammatica (non la è anche la vita?) molto understatement, che parla sottovoce una lingua che conosci, suadente nel raccontare per immagini e con un bel modo di dire le cose. Anche quando fanno male. Storia di Leonard, uscito a pezzi da una lunga relazione e ora diviso tra la tormentata vicina di casa, di cui è follemente innamorato, e la brava ragazza figlia degli amici dei suoi, «Two lovers» è un’indagine introspettiva sulle regole dell’attrazione che parte guardando un po’ a Woody Allen (la fragilità goffa del protagonista, l’ambientazione newyorkese, la famiglia-trappola ebraica: a proposito, la madre è Isabella Rossellini…), per poi cambiare via via tono quando arriva al bivio del sentimento, dove fatalmente il cuore batte per chi non ci ama. Finale prevedibile, ma anche diverse cose belle: come quando Phoenix (l’attore feticcio di Gray) parla al telefono con la Paltrow (bentornata Gwyneth) mentre la spia dalla finestra… F. Mol.
Giudizio: 3/5
Scheda
Regia: James Gray
Sceneggiatura: James Gray e Ric Menello
Fotografia: Joaquin Baca - Asay
Interpreti: Joaquin Phoenix, Gwyneth Paltrow, Vanessa Shaw, Isabella Rossellini, Moni Moshonov
Genere: Drammatico
Usa 2008, colore, 1 h 50'
Dove: Cinecity e D'Azeglio
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