di Lisa Oppici
E' per molti versi una sorpresa, una bella sorpresa, questo film che propone di nuovo insieme uno dei maggiori attori brillanti statunitensi (Adam Sandler) e uno degli autori comici più gettonati degli ultimi anni (Judd Apatow). Bella, la sorpresa, perché pur con una storia ad altissimo rischio cliché riesce a stare lontano dalle banalità e dalle lacrime facili che ci si sarebbe potuti attendere, perché sa costruire un convincente impasto di comicità e amarezza, di risate e dolore, senza sconfinare nella maniera, e perché sa raccontare bene «dal di dentro», con vivida freschezza, il mondo e i sogni degli «stand up comedian», di quelli che per mestiere si mettono davanti a un microfono e provano a far ridere. Sandler è George Simmons, un cabarettista di successo che deve affrontare una diagnosi difficile: leucemia, con scarse probabilità di farcela. L’aiuterà un giovane collega senza fama e senza soldi, amico inatteso, mentre lui - attendendo gli esiti di una terapia sperimentale - ripensa alla sua vita e cerca di riparare almeno in parte a scelte sbagliate. Ben calibrato (anche se innegabilmente troppo lungo), intenso, umanissimo, «Funny People» è il film che non t'aspetti, tutto giocato su un fecondo amalgama tra commedia e dramma: un amalgama di cui Apatow regge bene i fili, nonostante qualche caduta qua e là. Sandler è bravissimo: centra l'interpretazione della carriera.
Giudizio 3/5
REGIA: JUDD APATOW
SCENEGGIATURA: JUDD APATOW
INTERPRETI: ADAM SANDLER, SETH ROGEN, LESLIE MANN, ERIC BANA
FOTOGRAFIA: JANUSZ KAMINSKI
GENERE: COMMEDIA
USA 2009, colore, 2 h e 25'
DOVE: CINECITY
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