Abitare il suono. Viverlo “da ogni lato”. Ascoltare musiche di Claudio Monteverdi e di Olivier Messiaen, rumori ambientali e composizioni elettroniche sperimentando una sorta di immersione nella materia “suono”.E’ questa la straordinaria esperienza che attende il pubblico, sabato 21 novembre, alla Casa del Suono: un’intera giornata sarà dedicata al sistema WFS (Wave Field Synthesis) che, ospitato all’interno della Sala Bianca, è in grado di attivare un sorprendente campo sonoro in due dimensioni mediante l’utilizzo di 189 diffusori disposti ad anello lungo l’intero perimetro della stanza. Dalle ore 9 alle 19, senza interruzione, verrà proposta un’avvincente serie di ascolti realizzati allo scopo di illustrare le caratteristiche della Wave Field Synthesis ed evidenziarne le potenzialità rispetto ai sistemi Hi-Fi oggi in uso. L’evento è gratuito.
"La Sala Bianca – come spiega Marco Capra, presidente dell’Istituzione Casa della Musica da cui dipende la Casa del Suono – è la sintesi di ciò che noi intendiamo per cultura musicale: vale a dire il risultato di un corretto rapporto fra ricerca e divulgazione. Se questo è lo scopo di ogni attività che si svolge alla Casa della Musica, il principio è tanto più significativo quando si riferisce alla Casa del Suono, dove il momento della ricerca specialistica e quello della sua applicazione tecnologica arrivano a coincidere. Nella Sala Bianca, in particolare, un sistema tecnologico all’avanguardia viene messo a disposizione di un pubblico ampio e generico, a differenza di quanto accade nelle pochissime altre realtà che in campo internazionale utilizzano applicazioni del sistema WFS. Il fatto che questo processo di divulgazione delle scoperte della ricerca sonora applicata alla musica veda la nostra città in prima linea a livello internazionale costituisce per l’Istituzione Casa della Musica un particolare motivo di orgoglio".
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